I roghi che hanno devastato il Vesuvio in questo mese di luglio hanno creato danni ingenti. Danni non solo alla flora e alla fauna locale (sono stati uccisi 50 milioni di insetti) ma anche per l’agricoltura, con campi e vigneti completamente carbonizzati. Ben visibili anche da lontano le “chiazze” lasciate dai roghi, con le zone delle pinete andate in cenere.
Uno spettacolo indecoroso, che creerà da qui in avanti non pochi problemi. Dove però agisce la mano della criminalità (e quindi dell’uomo), ci pensa la natura a ristabilire l’ordine. A 10 giorni dall’ultimo incendio, sta lentamente ricrescendo la vegetazione sul Parco Nazionale del Vesuvio.
Come mostrano le foto condivide da Riccardo Motti, docente della Federico II e direttore dell’Orto Botanico del Museo delle Scienze Agrarie, ci sono dei timidi ma significativi segnali di ripresa.