Fase 2, lidi campani in crisi: “Serve più spazio, affidateci le spiagge libere”
Mag 07, 2020 - Concetta Formisano
Il paese è ancora in piena emergenza sanitaria ma, soprattutto per i lavoratori del settore turistico, è impossibile non pensare all’estate. Grandi protagonisti della particolare pianificazione della prossima calda stagione sono sicuramente gli stabilimenti balneari.
Anche la Regione Campania, fino a poco fa restia ad entrare nel merito della questione, ha dato il via libera per la manutenzione dei lidi. I titolari degli stabilimenti balneari, infatti, si stanno preparando alla riapertura, ma le preoccupazioni non sono certamente scomparse.
Bisognerà, prima di tutto, garantire le norme di sicurezza mantenendo le distanze tra i clienti. Dunque, gli spazi in spiaggia non saranno più gli stessi degli anni precedenti e saranno ridotti. Proprio per questo motivo nasce la richiesta dei proprietari dei lidi di poter usufruire dello spazio destinato alle spiagge libere.
Il distanziamento sociale prevede dai due ai quattro metri di lontananza tra un ombrellone e l’altro e ciò porterebbe ad un inevitabile danno economico. Senza contare le obbligatorie norme di sanificazione che tendono a privare gli stabilimenti balneari della propria autonomia.
La richiesta dei proprietari di stabilimenti balneari al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, quindi, riguarda il chiedere aiuti circa un’organizzazione repentina. Le relative valutazioni e le decisioni in proposito non sono ancora state prese e sono ancora in erba.
Una soluzione sarebbe affidare gli spazi delle spiagge libere ai privati per evitare il tracollo economico di questi ultimi. Ma è giusto togliere spazio alla spiaggia libera? Di certo non tutti, oggi come negli anni scorsi, hanno bisogno di usufruire di uno stabilimento. I balneari, inoltre, chiedono anche di poter intercedere col governo per abrogare canoni demaniali 2020, tributi, addizionali.