Figuraccia per Bruno Vespa e la trasmissione Porta a Porta, ieri sera su Rai 1, che ha dedicato un servizio alla crisi bradisismica ai Campi Flegrei. La schermata alle spalle del conduttore però era clamorosamente sbagliata: “Pozzuoli, la terra trema. La paura del Vesuvio”.
I Campi Flegrei ed il Vesuvio sono due vulcani diversi, che hanno un’origine comune nella propria formazione migliaia di anni fa, ma la cui attività non è assolutamente collegata. Gli scienziati, tra cui vulcanologie geologi, oltre ai giornalisti dell’area napoletana lo stanno spiegando e divulgando da anni, ma alla Rai evidentemente il messaggio non è stato recepito. Un errore che non è stato evidenziato dalla redazione di Porta a Porta, né dal conduttore o dagli ospiti. Qualcosa di inammissibile vista la situazione, la preoccupazione che stanno vivendo i residenti nei Campi Flegrei ed il panico che potrebbe generare la falsa convinzione che il bradisismo possa risvegliare anche il Vesuvio.
A tal proposito è opportuno riportare qui la spiegazione del dottor Giovanni Macedonio, vulcanologo dell’Osservatorio Vesuviano, intervistato in diretta sui canali social di Vesuviolive.it nelle ore immediatamente seguenti lo sciame cominciato lunedì sera, nel quale si è verificata la scossa di magnitudo 4.4 che è la più forte mai registrata ai Campi Flegrei negli ultimi 40 anni:
“Il legame tra i due vulcani è molto debole – ha affermato il vulcanologo Giovanni Macedonio – Non c’è un’evidenza scientifica chiara, anche se ci sono studi che hanno trovato deboli legami tra di loro. Il bradisismo in atto nell’area flegrea non riattiverà il Vesuvio, non c’è nessun elemento che possa accertare una cosa del genere. Chi vive alle pendici del vulcano non ha rischi di subire le conseguenze del bradisismo flegreo”.