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Ordigno davanti alla Chiesa, tutti con Don Patriciello: “O si è contro la camorra o si è complici”

Una bravata, di pessimo gusto, o un avvertimento. Sabato sera un ordigno è stato fatto esplodere davanti alla chiesa dove Don Maurizio Patriciello, parroco anti camorra, celebra la messa a Caivano. Immediatamente è scattata la solidarietà del mondo istituzionale e della popolazione verso un uomo che si è sempre dedicato ai più deboli e agli ultimi.

TUTTI CON DON PATRICIELLO CONTRO LA CAMORRA

Ieri infatti in tantissimi si sono recati alla messa della domenica per esprimere vicinanza e affetto. Presente anche il senatore Sandro Ruoto e il Comitato per la liberazione dalla camorra dell’area nord che hanno esposto un eloquente striscione:

Domenica 13 marzo 2022. Sagrato della chiesa del Parco Verde di Caivano, Napoli. Insieme per liberare i nostri territori dalla camorra e dal malaffare. O si è contro la camorra, o si è complici della camorra“.

Stamattina è arrivata la risposta del parroco che ringrazia tutti:

Che dirvi? Vi abbraccio, vi ringrazio, vi voglio bene. Alle sete di verità, di normalità non possiamo rinunciare. Assolutamente. È la nostra seconda pelle, incisa nel nostro Dna“.

MINACCIATO ANCHE BIAGIO CHIARIELLO

A ricostruire quanto accaduto ci ha pensato Ruotolo che collega queste minacce a quelle fatte al comandante della Polizia di Arzano:

Nel cuore della notte, intorno alle ore 4, un forte boato. Un’esplosione davanti al cancello della chiesa del Parco Verde di Caivano, Napoli. Padre Maurizio Patriciello non dorme qui. Ma lui è il parroco di quella chiesa. Siamo tutti preoccupati. Da quando abbiamo alzato la voce in questa area Nord di Napoli, dando vita al comitato di liberazione dalla camorra che è nato proprio in questa chiesa, lo Stato sta dando risposte concrete nella battaglia per la legalità. Non è la prima volta che minacciano padre Maurizio. Anche il comandante della polizia municipale di Arzano, Biagio Chiariello, fa parte del nostro comitato, anche lui, ma per le indagini che conduce nel suo Comune, è stato minacciato di morte e oggi vive sotto protezione dello Stato. Sapevamo che accendendo i riflettori avremmo indebolito la camorra e la camorra cerca di reagire con le minacce. Noi siamo di più e andremo avanti in questa battaglia di liberazione dei nostri territori dalla malavita organizzata. Non ci fermeranno insulti e minacce. Siamo tutti padre Maurizio Patriciello“.