SMCV, Mastroianni attacca duramente il PD e mostra un vecchio manifesto in Consiglio


Il Sindaco Mirra e il consigliere comunale Salvatore Mastroianni si dicono addio. Dopo 5 anni di fedeltà e rispetto pieno del mandato elettorale, il coordinatore provinciale della Lega vota con la maggioranza il Bilancio di Previsione ma attacca duramente il PD e saluta il sindaco. Coerente a quel patto tra galantuomini che nel 2016 lo portò con la civica ORA a sedersi tra le fila della maggioranza. Il suo approdo alla Lega determina una chiara incompatibilità politica con i democratici che diventano una delle principali forze alleate del primo cittadino alle prossime elezioni amministrative traslocando dagli scranni dell’opposizione.

Mastroianni durante la seduta consiliare di ieri attende l’intervento del consigliere dei Dem Francesco Rosario Di Nardo prima di prendere la parola. L’esponente del PD rivendica il lavoro di vigilanza e al contempo di collaborazione con l’attuale maggioranza di governo cittadino nel totale rispetto del mandato elettorale. Di Nardo spiega la posizione del suo partito in questi anni ricordando il fuoco acceso su Campo Sorbo come segno di intransigenza nei confronti della maggioranza, dando atto che quel lavoro ha contribuito alla risoluzione ormai prossima di una storica criticità.

Mastroianni pochi minuti dopo è protagonista di un lungo e incisivo intervento attaccando a muso duro il Partito Democratico. Si rivolge all’assise comunale e mostra un manifesto di qualche tempo fa a firma del PD. In quel messaggio politico rivolto alla cittadinanza, il sindaco viene indicato come “incapace di governare” con allegata richiesta di dimissioni. L’esponente della Lega ci va giù pesante e critica il nuovo assetto che Mirra sta impostando alla coalizione in vista delle elezioni. Non più civismo ma civismo con chiara matrice di centrosinistra con l’ingresso di Noi Campani e dei Dem. Un ribaltamento delle posizioni definito incoerente rispetto a quanto evidenziato dal sindaco che ha più volte richiamato quell’alveo già sperimentato alle regionali e pronto a riproporre a Santa Maria Capua Vetere. Il consigliere fa notare che anche nel 2016 a livello regionale esisteva quel medesimo schieramento ma a nessuno venne in mente di costruire una squadra di centrosinistra. Di fatto la scelta di campo di Mirra porta l’esperienza civica di questo quinquennio ad una fase diversa con una evidente trazione a sinistra.

Di seguito l’intervento integrale del consigliere Mastroianni: «Che il Pd voti il bilancio dell’ultimo anno di un’Amministrazione comunale civica alla quale ha fatto opposizione per tutta la durata della consiliatura la dice lunga sulla coerenza e sulla linearità politica tipica della sinistra che cerca sempre la via più breve per andare al governo col minimo sforzo, semmai anche senza passare per le elezioni. Il fatto poi che durante l’intera consigliatura abbiano costantemente, almeno fino all’anno scorso, anche dato vita a manifesti pubblici nei quali si definiva lo stesso Sindaco, compresa la sua maggioranza che oggi invece dicono di voler appoggiare, ‘incapace di governare’ (invitandolo nel contempo a rassegnare le dimissioni) e’ il chiaro segnale della farsa politica di dubbio gusto ormai in atto in città. E non ci venissero a rifilare la storia di ‘fantasiose’ filiere col governo regionale; infatti nel 2016 c’era lo stesso governo regionale e, giustamente, allora non venne a nessuno in mente di parlare di filiere istituzionali. È chiaro a tutti che i finanziamenti europei vanno dove ci sono buoni progetti e il rigoroso rispetto di tutte le procedure nel richiederli e non certo dove c’è lo stesso colore politico. Pertanto, questa operazione politica più che definirla con appellativi a dir poco bizzarri quali ‘perimetro’, ‘solco’, ‘spartiacque’ o chissà cosa, si abbia di coraggio di definirla in maniera più appropriata, cioè una sorta di cambio di pelle dell’intera “amministrazione comunale civica” che di colpo diventa di ‘centrosinistra’, ovviamente capitanata dal Pd. Esattamente quello stesso Pd che, fino al 2016, aveva governato la nostra città ininterrottamente per circa 20 anni portandola in una sorta di baratro sociale e civile per quanto riguarda la progettazione e la vivibilità comunale. Non a caso nel 2016 tanti esponenti si dimisero proprio dal Pd per contribuire a dar vita allo schieramento civico che poi vinse le elezioni relegando finalmente esattamente il Pd all’opposizione. Per queste ragioni ed in coerenza con il passato, faremo il possibile per evitare che la città cada nuovamente nelle mani del Partito Democratico, aprendo un dialogo costruttivo con i soggetti in campo, sia politici che civici, alternativi al Pd».


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