L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Caserta ha deciso di inserire, nella formazione un corso di karate contro i numerosi casi di aggressione in ospedale.
In modo particolare per i sanitari che si occupano del front office e quindi del primo approccio con l’utenza. Si baserà sulle tecniche comunicative, ma comprenderà anche delle ore di pratica di tecniche di autodifesa del karate.
Il “Corso in Tecniche di comunicazione preventive a manifestazione di aggressioni verbali e fisiche” è stato inserito nel piano formativo 2021-2022 dall’Opi Caserta, con l’obiettivo di insegnare a “trattare” in modo adeguato con l’utenza, adattandosi al tasso di alfabetizzazione e al grado di provenienza sociale.
Il corso, che è tra i primi in Italia, comprenderà ore di pratica per insegnare l’autodifesa, con istruttori di karate che impartiranno lezioni sulle tecniche difensive di base. È stato pensato, spiega il presidente dell’Ordine Casertano, Gennaro Mona, contro gli episodi di aggressione ai danni degli operatori sanitari, che sono amentate anche a causa delle restrizioni anti Covid che vietavano l’ingresso nei reparti ai parenti.
Le tecniche di karate dovranno essere usate soltanto nei casi di un’aggressione. Ma lo scopo è quello di rendere più empatici gli operatori sanitari anche con i pazienti più difficili.
Ultima in ordine di tempo è l’aggressione avvenuta ai danni di un infermiere di Battipaglia, accaduta la settimana scorsa nel Pronto Soccorso dell’ospedale. Un signore ha accompagnato la moglie al pronto soccorso per “dolore toracico “. La signora è stata immediatamente assistita e sono passati pochi secondi dal triage all’entrata in sala visite. A raccontare l’episodio è la pagina facebook “Nessuno tocchi Ippocrate”.
Per motivi ancora da chiarire (forse gli avevano chiesto di attendere) il marito della paziente incomincia ad inveire verbalmente contro l’infermiere. Il sanitario viene colpito dall’aggressore con un oggetto contundente. Trauma cranico e ferita lacerocontusa per il professionista.