“Mi manda Tonino di Cesa”, così chiedeva il pizzo per conto del casalese ‘o coccodrillo: arrestato
Set 13, 2022 - Redazione
Arresto nel clan dei Casalesi, preso affiliato che chiedeva il pizzo per conto di Tonino di Cesa, detto ‘o coccodrillo. Attualmente lo stesso è detenuto in carcere per fatti di criminalità organizzata precedenti.
Arresto nel clan dei Casalesi, chiedeva il pizzo
Per delega del Procuratore della Repubblica distrettuale di Napoli, si comunica che nella mattinata del 12 settembre 2022, in Grazzanise (CE), i militari del N.O.R. – Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Marcianise – hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare (custodia in carcere).
Emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di D.B., nato a Caserta il 05/06/1993, in relazione al reato di “tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso”.
Il provvedimento ha fatto seguito all’attività investigativa svolta dai Carabinieri del N.O.R. della Compagnia Carabinieri di Marcianise, in collaborazione con i colleghi della Stazione Carabinieri di Orta di Atella. Coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei decorsi mesi di giugno e luglio 2022, ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso a carico dell’indagato.
Estorsioni per conto di Tonino di Cesa
Si trattava di reiterate richieste estorsive aventi ad oggetto la somma di 5.000,00 euro, asseritamente avanzate per conto di A.C., alias Tonino di Cesa detto “o’coccodrillo” (attualmente detenuto per fatti di criminalità organizzata in quanto appartenente al gruppo “Caterino-Ferriero” del clan dei “Casalesi”).
I fatti citati nel provvedimento, di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, sono avvenuti a Succivo (CE), in un arco temporale compreso tra giugno e luglio 2022.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.