Tragedia a Portico di Caserta dove un neonato di soli due mesi è stato trovato morto improvvisamente. Un dramma che ha sconvolto i familiari della piccola vittima e l’intera comunità.
Stando a quanto emerso, il piccolo si trovava nella sua abitazione, all’interno della culla. Sarebbe stata la mamma a scoprire per prima il corpicino senza vita del suo bambino, dopo essersi avvicinata alla culla per svegliarlo. Di qui l’allarme e la richiesta di soccorsi immediati.
I sanitari del 118 sono giunti sul posto pochi minuti dopo ma, purtroppo, per il neonato non c’è stato nulla da fare. Nonostante tutti i tentativi messi in campo per rianimarlo, il suo cuoricino non ha retto, fermandosi per sempre. In casa si sono precipitati anche i carabinieri della stazione di Macerata Campania che si occuperanno delle indagini del caso.
Al momento i militari hanno ascoltato la madre della vittima, già mamma di altri due bambini. La salma è stata sottoposta a sequestro per consentire il normale svolgimento dell’esame autoptico, così da risalire alle cause esatte del decesso. Al momento non si esclude nessuna pista ma l’ipotesi più accreditata è quella di un rigurgito improvviso che non avrebbe lasciato scampo al piccolo, come spesso accade in tenera età.
Soltanto un mese fa un simile episodio si era verificato ad Afragola, nel Napoletano, dove a perdere la vita era stata una bimba di 10 mesi, ancora ritrovata priva di vita in culla dai suoi genitori. Anche in quel caso l’ipotesi prevalente era quella della morte per cause naturali.
Si parla, infatti, spesso della cosiddetta Sindrome della Morte Improvvisa del Lattante, conosciuta anche come “morte in culla”, che consiste proprio nel decesso improvviso e quasi inspiegabile di un bambino di età inferiore a un anno, apparentemente sano.