Vi sarebbero cause del tutto naturali alla base del terremoto che questa mattina si è verificato a Roccamonfina, nel Casertano, avvertito nei Comuni circostanti e anche in provincia di Napoli.
Il sisma è stato registrato alle ore 7:33 di questa mattina, 9 dicembre, dai sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La scossa, di magnitudo 3.6, è avvenuta ad una profondità di circa 2 km con epicentro a Roccamonfina (Caserta). I residenti sono scesi in strada e l’amministrazione comunale ha disposto la chiusura delle scuole in via precauzionale.
A chiarire i motivi scatenanti del terremoto è stato il professor Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv, che a Il Mattino ha dichiarato: “Il terremoto di questa mattina è avvenuto all’interno di una struttura tettonica certamente attiva. Tutto l’Appennino è in estensione ed eventi sismici come questo ce ne sono circa duecento in Italia all’anno di magnitudo tra 3 e 4“.
“Si tratta di eventi di bassa energia e distribuiti su quasi tutto il territorio nazionale. La profondità del sisma di stamani dovrà essere ricalcolata più dettagliatamente perché dipende da tutti i segnali che riceviamo, non è qualcosa di così immediato e sarà rivalutata. Al momento abbiamo una profondità di circa 2 km”.
“Si tratta di un sisma piuttosto superficiale ma non è un grosso problema ed è legato al fatto che è una zona dove le temperature del sottosuolo sono relativamente alte e di conseguenza la parte fragile e fredda della crosta è più in superficie rispetto ad altre zone. Dal Tirreno alla parte appenninica ci sono decine e decine di strutture che possono generare terremoti di questa magnitudo che sono molto frequenti in Italia”.
Nessun allarme, dunque, per fenomeni terrestri del tutto normali e che tenderebbero a ripetersi: “La gente dimentica che i terremoti forti torneranno. Gli eventi sismici come quello di stamattina, a mio avviso, devono essere presi in considerazione come una sorta di vaccino per fare prevenzione e per avere delle case che resistano ai terremoti che verranno“.