L’Amerigo Vespucci è un vero gioiello della marina militare italiana ed orgoglio di Castellammare di Stabia. Il veliero è da circa 60 anni considerato la nave più bella del mondo. Un titolo che continua a portare come è stato anche sottolineato dalla portaerei americana, la USS George H.W. Bush (CVN 77 Nimitz-class), che ha incrociato la rotta di Nave Vespucci in transito da Manfredonia a Taranto nel basso Adriatico. Era il 22 febbraio del 1931 quando fu varato a Castellammare di Stabia e da allora continua a solcare i mari.

Portaerei americano all’Amerigo Vespucci: “Siete ancora la nave più bella del mondo”

Gli americani infatti hanno elogiato la nave italiana come era avvenuto nel lontano 1962. A riportare la notizia è la Marina Militare italiana che racconta in un comunicato come è stato dato l’appellativo di nave più bella del mondo all’Amerigo Vespucci:

“Correva l’anno 1962 quando, sotto le stelle del cielo estivo nel mezzo del Mediterraneo, la portaerei americana USS Independence (CVA 62 Forrestal-class), incrociando la rotta della Nave scuola chiese a quest’ultima di identificarsi attraverso una comunicazione a lampi di luce. Alla risposta “Nave Scuola Amerigo Vespucci – Marina Militare Italiana” l’altra unità la salutò con l’espressione destinata a rimanere nella storia: “you are the most beautiful ship in the world”, siete la nave più bella del mondo“.

Anni dopo un’altra portaerei americana ha espresso lo stesso messaggio:

“Il comandante, Capitano di Vascello David-Tavis Pollard, in ricordo dello storico evento avvenuto con la USS Independence, ha chiesto via radio “siete il veliero Amerigo Vespucci della Marina Militare Italiana?”. Alla risposta affermativa del Capitano di Vascello Massimiliano Siragusa, gli americani hanno risposto: “after 60 years you’re still the most beautiful ship in the world” (dopo 60 anni siete ancora la nave più bella del mondo). Si è trattato di una incredibile opportunità di rinforzare il legame tra la Marina Militare e la US Navy, nel solco della tradizione guardando al nuovo che avanza, iconicamente rappresentato dagli allievi del neonato corso Aghenor imbarcati“.