E’ nata, è femmina. Ha un nome. E’ Casa Rosanna, centro interattivo per la famiglia, dove si pratica accoglienza, ascolto, orientamento, consulenza e sostegno per promuovere il benessere di tutto il nucleo familiare, sostenendo la coppia ed ogni altro singolo componente in ogni fase del ciclo di vita. Un tentativo di risposta concreto all’ultimo consiglio pastorale della diocesi di Napoli, celebrato a Pacognano, da dove è giunta la necessità di porre la famiglia al “centro” intercettandone i problemi e i bisogni.
E’ la Chiesa che prova a farsi carico dei bisogni primari ed essenziali della famiglia post-sinodo. «Oggi sono le parrocchie – esordisce don Andrea De Luca, parroco di Santa Maria di Loreto ad Ercolano, che ospita l’iniziativa – che vanno incontro ai bisogni e alle urgenze dei cittadini. La parrocchia, fontana del villaggio, è chiamata a rimettere in piedi l’uomo e la donna del nostro tempo e del nostro territorio, attente a non togliere la dignità a nessuno, anzi la si riconosce e la si rispetta così come ci ripete spesso il nostro cardinale Sepe».
E’ la Chiesa in uscita di Papa Francesco, che «libera di facili egoismi, va incontro e si prende cura dell’altro, del bisognoso, del sofferente, portando a tutti la bontà e la tenerezza di Dio, per dirla con parole di Sua Santità – così esordisce Antonio Piccolo, ideatore e coordinatore del progetto. A tutti coloro che sono in situazioni di precarietà e sofferenza; a tutti coloro che sono davanti al bivio di una scelta, a tutti coloro che sono senza voce perché il grido di dolore si è nel tempo affievolito e poi spento, così come quello delle coppie in crisi, che non hanno un qualificato punto di riferimento; dei separati e divorziati, che chiedono ascolto ed accoglienza; quello delle ragazze madri troppo spesso lasciate a se stesse e senza futuro, quello delle sedicenni della pillola del giorno dopo o dell’aborto facile, quello delle coppie desiderose di adottare e sono alle prese con la burocrazia lenta o con la procreazione assistita; quello delle famiglie vittime di usura o alle prese con la problematica delle nuove dipendenze quali l’alcool e il gioco d’azzardo. A tutti apriremo la porta della speranza».
La porta di Casa Rosanna è aperta, in via Plinio ad Ercolano, presso la parrocchia Santa Maria di Loreto, il martedì e il sabato dalle 9 alle 12 e il venerdì dalle 16 alle 19:30 e risponde al numero 3277891102. Un centro che grazie alla rete di professionisti, di protocolli d’intesa già stipulati con una serie di enti e associazioni e di volontari già formati garantisce la cura delle ferite con ascolto e solidarietà, perché dopo aver approfondito i contenuti del magistero della Chiesa e della famiglia «ora si tratta di mettere a punto ricezione e attuazione – continua Piccolo. E’ tempo di spegnere l’era dell’antagonismo o peggio quello dell’indifferenza, assumersi le proprie responsabilità, con quell’ ‘andate anche voi nella vigna’ e ‘date voi stessi da mangiare’ del Vangelo, che esprimono la volontà di Cristo a coinvolgerci nella missione. Questo è l’accogliere e l’accompagnare del convegno di Firenze. Questo è dar da bere agli assetati, sfamare gli affamati, vestire gli ignudi, questo è saper coniugare il tempo che viviamo, l’unico che ci appartiene, al presente, altrimenti – come direbbe don Tonino Bello – ‘celebriamo solo convegni che sono la passerella delle nostre superbie’».