Una ricerca condotta da un esperto di antichità dell’Università di Pisa ha decodificato il trenta per cento di uno dei papiri carbonizzati proveniente da Ercolano, contenente informazioni sulla sepoltura del famoso filosofo Platone. Questa nuova scoperta è stata resa possibile grazie ai progressi tecnologici e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Secondo l’esperto di antichità Graziano Ranocchia, Platone fu sepolto in un’area privata nei giardini dell’Accademia di Atene. Questo dato significativo è stato ottenuto grazie alla decodifica di antichi documenti di Ercolano, recuperati dopo l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e conservati nella Villa dei Papiri. L’utilizzo di tecnologie innovative ha permesso di leggere parole precedentemente invisibili nei papiri di Ercolano, ampliando la conoscenza sulla storia dell’Accademia.
Questo importante risultato fa parte di un progetto di ricerca chiamato GreekSchools, finanziato con fondi europei e coordinato dal Consiglio nazionale delle ricerche. Grazie a questa scoperta, è possibile approfondire la comprensione del pensiero platonico e della sua influenza sulla filosofia antica. Il lavoro di decodifica e analisi dei papiri continuerà nei prossimi anni per svelare ulteriori dettagli sulla vita e le opere di Platone e dei suoi contemporanei filosofi.