Ercolano, fiamme al centro per ragazzi “La locanda di Emmaus”, bene confiscato alla camorra

Incendio doloso alla Locanda di Emmaus


Un incendio di origine dolosa ha rischiato di distruggere nella tarda serata di ieri 17 giugno la “Locanda di Emmaus”: centro per il recupero di ragazzi a rischio che sorge ad Ercolano in un bene confiscato alla camorra.

Incendio alla Locanda di Emmaus

Le fiamme sono state domate pochi minuti prima della mezzanotte: ma è stata grande la paura, ieri sera, in via Aldo Moro ad Ercolano. Un incendio di origine dolosa, una “bravata” come l’ha definita lo stesso Don Pasquale Incoronato, che da decenni è in prima linea per il recupero di ragazzi a rischio.

La locanda di Emmaus sorge in un vecchio pub, un tempo teatro di fatti di camorra, sequestrato alla criminalità organizzata e riconvertito in spazio per il recupero dei ragazzi, luogo di incontro e di accoglienza. Anche per questo, restano sempre aperte tutte le ipotesi legate alle cause del rogo: la più accreditata resterebbe comunque, al momento, quella di un atto di inciviltà legato al degrado che tanti cittadini lamentano negli spazi verdi circostanti la “Locanda”.

Da 30 anni riferimento per i ragazzi a rischio

La bravata di una serata rischiava di distruggere il giardino nel quale stiamo con i ragazzi ogni giorno”, ha dichiarato Don Pasquale al TG3 Campania: fortunatamente, il pronto intervento dei vigili del fuoco ha evitato che le fiamme si espandessero ulteriormente verso i locali del centro.

Così, scampato il pericolo, questa mattina sono regolarmente partite le attività del campo estivo dell’oratorio San Domenico Savio: sono circa 70 i ragazzi che frequentano la struttura. Un’attività che va avanti grazie al trentennale impegno di Don Pasquale e dei suoi collaboratori, strappando centinaia di giovani alla strada ed offrendo loro un’alternativa di vita.

Buonajuto: “Non abbassiamo la guardia”

Sull’episodio è intervenuta anche l’amministrazione ercolanese, avviando un’interlocuzione con la prefettura: “Non abbassiamo la guardia rispetto a quanto accaduto al giardino della Locanda di Emmaus. La sicurezza in città resta la priorità assoluta”.

“L’impegno dell’amministrazione comunale per la tutela e la valorizzazione dei beni confiscati proseguirà senza esitazioni. Questi luoghi rappresentano una vittoria dello Stato sulla criminalità e devono continuare a essere simboli di rinascita e speranza” – dichiara Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano, a margine di un colloquio telefonico con il prefetto di Napoli, Michele di Bari.

“Come ho sottolineato a Sua Eccellenza, quanto accaduto al giardino della Locanda è un atto vile e ignobile che non può rimanere impunito. Il Prefetto, che ringrazio per la pronta risposta, mi ha assicurato che anche da parte della Prefettura l’attenzione è massima e che sono state avviate tutte le indagini necessarie” – conclude il primo cittadino.

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