Ci sta la zia: questo è uno dei tanti messaggi in codice che i pusher di Ercolano usavano per indicare l’arrivo dei carabinieri, invitando i colleghi a nascondersi e disfarsi di denaro e droga che avessero addosso. L’attività di indagine ha infatti permesso di debellare un’altra piazza di spaccio, ancora in zona Pugliano, ma stavolta in via Trentola.
A differenza delle volte precedenti, i carabinieri della Tenenza di Ercolano si erano già appostati dinanzi ad un’abitazione di via Trentola dove era stato notato un notevole flusso di persone. Indizio evidente della presenza di una piazza di spaccio, un’idea confermata dopo aver individuato quattro clienti trovati in possesso di sostanze stupefacenti. Tutti usciti dalla medesima abitazione: non poteva essere un caso.
Tra questi una guardia giurata che avrebbe avvisato gli spacciatori dell’arrivo dei carabinieri e una loro, possibile, imminente azione. Nonostante l’avvertimento i militari hanno fatto irruzione nell’appartamento, dove al “lavoro” vi era un’intera famiglia formata da padre, madre e una figlia di 20 anni, l’unica incensurata. Non è servito a nulla il tentativo di disfarsi della droga gettandola nel lavandino, dove sono state pervenute delle tracce.
Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti anche: 3.554 euro in contanti, una macchina per termosaldature, un bilancino, un coltello intriso di cocaina, un barattolo in vetro con all’interno cocaina diluita in acqua e 9 smartphone. Gli spacciatori si servivano inoltre di un sistema di video sorveglianza puntato verso l’esterno, per vigilare sull’eventuale presenza di forze dell’ordine. I coniugi sono stati arrestati e condotti in carcere, mentre la ragazza denunciata. La guardia giurata è stata denunciata per favoreggiamento e la sua arma è stata sequestrata.