Fabbrica esplosa ad Ercolano, l’immobile era intestato ad una bambina di 13 anni
Nov 19, 2024 - Stefano Esposito
Esplosione in una fabbrica a Ercolano
Le forze dell’ordine stanno provando a fare chiarezza su quanto accaduto nella giornata di lunedì 18 novembre 2024 in via Patacca a Ercolano, dove un edificio è andato distrutto da un’esplosione provocata dallo scoppio di polvere pirica provocando tre morti.
Fabbrica esplosa ad Ercolano, l’immobile era intestato ad una bambina di 13 anni
Stando alle indagini che stanno portando avanti i carabinieri, è emerso che l’immobile nel quale erano al lavoro in maniera illegale Samuel Tafciu e le gemelle Sara e Aurora Esposito, era intestato ad una bambina di 13 anni.
Chiaramente non è lei la responsabile della tragedia, ma è stato posto sotto inchiesta il proprietario di fatto dell’immobile, nonché la sua compagna. L’inchiesta del pm Stella Castaldo riguarda le accuse di omicidio plurimo e disastro, mentre nelle ultime ore si sta valutando l’ipotesi di armi o esplosivo e di morte come conseguenza di altro reato.
L’esplosione, secondo quanto emerso dal lavoro di Pierpaolo Filippelli e Simona Di Monte, sarebbe stata provocata dalla qualità della polvere da sparo, che il 18enne albanese stava maneggiando proprio in quegli attimi.
Le vittime lavoravano in nero: la notizia è stata confermata anche dal sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto, che non era a conoscenza dell’esistenza della fabbrica: “Mi riferiscono he lì si confezionassero fuochi d’artificio, ma né al Comune né alle altre autorità sono mai pervenute richieste di autorizzazione. Conta poco dove fossero residenti i ragazzi, quello che mi frantuma il cuore è che dei giovani non possono morire così. Qui confezionavano fuochi d’artificio, ma se non sono mai arrivate richieste di autorizzazione significa che dobbiamo insegnare ai giovani che la via maestra, anche se la più lunga, è quella della legalità e del rispetto delle regole affinché quanto accaduto stasera non possa più accadere”.