Morto a 18 anni nella fabbrica esplosa, la moglie: “Mia figlia di 5 mesi crescerà senza papà”
Nov 27, 2024 - Veronica Ronza
Pare si occupasse della parte pericolosa del lavoro il giovane Samuel Tafciu, il ragazzo di 18 anni morto, insieme alle sorelle Sara e Aurora Esposito, all’interno della fabbrica abusiva di fuochi d’artificio esplosa ad Ercolano.
Fabbrica esplosa a Ercolano: parla la moglie di Samuel
Secondo la ricostruzione aggiornata della tragedia, fornita da Il Corriere del Mezzogiorno, sembrerebbe che il 18enne di origini albanesi, ma residente da anni a Ponticelli, svolgesse la mansione più rischiosa maneggiando i cosiddetti botti, per una paga di 250 euro settimanali.
Si presume che l’esplosione sia partita proprio nella zona dove si trovava il ragazzo, probabilmente per questo il suo corpo è stato trovato a cinquanta metri dal luogo dello scoppio, a seguito della potenza dell’esplosione che avrebbe trascinato il cadavere più lontano. Alle sorelle, invece, pare fosse stato affidato il compito di confezionare i fuochi.
“Io sapevo solamente che loro si occupavano di confezionare i botti ma Samuel non entrava mai nei particolari per non farmi preoccupare. Adesso, per questa tragedia, mia figlia di cinque mesi sarà costretta a vivere e crescere senza un padre e nessuno ci ha mai detto, tantomeno P.P. (il proprietario dello stabile adibito a fabbrica abusiva fermato con l’accusa di omicidio volontario, ndr), che era così pericoloso fare questo tipo di lavoro, altrimenti Samuel avrebbe rifiutato” – ha dichiarato la moglie della vittima, una ragazza di 17 anni.
Quanto alle gemelle, stando al racconto della sorella maggiore, avrebbero iniziato a lavorare con i fuochi d’artificio già mesi prima, a domicilio. Il giorno del dramma pare avessero maneggiato per la prima volta un materiale ancor più potente e loro stesse risultavano impaurite.
Intanto è stato condotto in carcere il proprietario dello stabile, intestato formalmente alla figlia 13enne. Nel registro degli indagati figura anche la sua ex compagna, nonché mamma di sua figlia.