La Madonnina che va a visitare i bimbi: “Le sue scarpe si consumano”
Ago 19, 2015 - Claudia Ausilio
Da "Il Mattino"
C’è una Madonnina nel quartiere di Forcella, non al centro di una chiesa, ma in un angolo, dentro una teca, dal mantello azzurro e dai lunghi capelli veri, che le donne della zona le regalarono per omaggiare la mamma di tutti i bambini abbandonati.
La Statua della Madonna dell’Annunziata ha una particolarità: ha le scarpe consumate. Suor Maura ne raccontò la storia a Il Mattino: “Nessuno lo chiama miracolo, per carità. Qualcuno la definisce leggenda. La statua della Madonna viene curata con amore dalle suore. Capelli sempre in ordine, vestiti lindi, comprese le scarpine. Che vanno cambiate spesso, perché la suola si consuma“.
Per le donne del quartiere “La Madonna va a visitare tutti i suoi figli“ e quelle scarpine consumate vengono curate e considerate come una reliquia, anche se la Chiesa non riconosce il fatto. Vengono affidate a chi ha bisogno di una grazia: c’è chi le infila sotto al cuscino del figlio malato o chi le chiede per il proprio caro in fin di vita.
Suor Maura racconta che ancora oggi la Madonnina vegli sui bimbi dell’Annunziata. “Un giorno un medico in servizio di notte ha sentito una voce chiamare il suo nome. Quella voce lo ha trascinato davanti alla culla di un neonato, poi è sparita. Quel bimbo stava soffocando, la Madonna l’ha salvato. La Madonna che consuma le scarpe, quella notte vegliava su uno dei suoi figli“.