La funicolare vesuviana, meglio nota come funivia “Cook”, per il nome della ditta che la rilevò nel 1888, fu motivo di orgoglio per tutti i napoletani fino alle vicende che la portarono alla chiusura. Eppure, c’è un grosso neo nella sua storia: un incidente tremendo che interessò una vettura la sera del 28 novembre 1934. Successe nell’Italia fascita, quando i giornali potevano parlare solo delle grandi opere del regime, insabbiando e nascondendo queste falle dell’evoluzione tecnica di un paese che si preparava alla Guerra Mondiale.
Non è un caso, quindi, che il tragico avvenimento sia stato quasi del tutto ignorato dai quotidiani del tempo, pur costando la vita a molte persone: l’unica testimonianza è un piccolissimo ritaglio de “La Stampa” del 29 novembre, relegato alla penultima pagina, dal titolo “Tragico incidente alla funicolare del Vesuvio”. Si legge sul quotidiano: “Una vettura della funivia “Cook”, sul tratto Stazione Funicolare-Stazione Eremo, slittava all’altezza dell’Osservatorio Vesuviano andando ad urtare contro un palo di sostegno della corrente elettrica, fracassandosi. Sono rimaste ferite dodici persone e si hanno a deplorare quattro morti: una guida, un operaio della filovia e due coniugi francesi.”
Poi continua elogiando l’operato tempestivo dei soccorsi: “I feriti sono stati trasportati con autoambulanze agli ospedali di Napoli. Sono stati prontamente organizzati i servizi di soccorso a mezzo dei Pompieri, della Croce Rossa e dei Servizi Militari.” Uno spaccato su una tragedia considerevole, ma avvenuta in un paese che non aveva intenzione di sentirsi fatiscente come una funicolare difettosa.