Napoli – Questa mattina, camminando per Corso Umberto I – popolarmente detto ‘o rettifilo – il passante si è potuto imbattere in un certo numero di manifesti della Democrazia Cristiana, che così recitano:
È tornata la Democrazia Cristiana, torna anche tu. Con meno sperperi, meno tasse e più lavoro!!! Solo se uniti… saremo più forti!
Che l’unità faccia la forza è proverbialmente risaputo, ma in questo caso più che uniti sono proprio attaccati – i manifesti in questione, si intende. Attaccati forte e abusivamente, dato che non si trovano nelle aree appositamente adibite, bensì sulle pareti nude degli edifici, sui cassonetti della spazzatura e sulle cabine (non sappiamo se della corrente elettrica o della linea telefonica, essendo tutto coperto).
Ovviamente gli attacchini che hanno affisso i manifesti della Democrazia Cristiana non sono gli unici a essere disattenti circa il luogo dove apporre gli stessi, perché è sotto gli occhi di tutti che la città di Napoli sia piena di affissioni abusive, nonostante, spesso, gli impiegati del comune intervengano apponendo sopra gli stessi la scritta “Affissione abusiva”. Il motivo per cui si segnalano, tuttavia, è per l’attacco agli sperperi e alle tasse: un manifesto abusivo va rimosso e la rimozione ha dei costi, che non sempre sono sostenuti dagli “abusivi”. Ne consegue che il denaro a volte deve uscire dalle casse pubbliche, oppure (ed è il caso più comune) restano lì dove sono a decorare incivilmente la bella Partenope, come chiazze scure su un corpo prima perfetto. D’altra parte siamo nella città della Fontana di Monteoliveto, che con l’assenza-assenso delle autorità preposte è perpetuamente sporcata, vandalizzata e riempita di rifiuti di qualsiasi genere: ieri c’erano degli assorbenti usati, come potete vedere in un video cliccando qui.
Siamo sicuri, tuttavia, che i responsabili del partito saranno i primi ad indignarsi del modo in cui sono state eseguite le affissioni, e provvederanno spontaneamente a rimuoverle. Lo credete anche voi?