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Video. A Napoli “non c’è razzismo”. L’ Afro-Napoli Utd e l’altra faccia del calcio

Se da una parte il calcio è a volte attore e motore di episodi violenti, poco sportivi e di stampo razzista, da un’altra parte esso è un collante sociale di forte valore. Sul campo si creano fratellanze, si consolidano appartenenze e, tra le file dei tifosi, si interiorizzano quelle parole dei cori che predicano unità.

Poiché si tratta di una realtà forte, universale e molto sentita, essa diviene ambivalente, dalle mille sfaccettature e sempre soggetta all’essenza umana, ora nobile, ora sleale.

In merito a queste sfumature e agli episodi frequenti di discriminazione è interessante ciò che accade a Napoli, nella squadra dell’ Afro-Napoli United: il campo in questo caso diventa una terra senza confini, popolata da cittadini apolidi, che in comune hanno la voglia di giocare. E di lottare, verrebbe da pensare. Si, perché molti componenti della squadra hanno attraversato il mare per arrivare qui. Lo hanno fatto clandestinamente, spesso a bordo di quei gommoni che diventano notizia da telegiornale, poiché mai giunti a destinazione.

Nell’occasione della vittoria dell’Afro-Napoli United, che ha portato la squadra dalla Prima Categoria alla Promozione, durante i festeggiamenti, le telecamere del TgR, hanno immortalato parole ricche di spessore umano e sociale. Nel video che segue (pubblicato da Angelo Forgione su Facebook), i giocatori forestieri parlano di Napoli e lo fanno così: “in questa città meravigliosa non c’è razzismo. Viviamo in perfetta armonia; volevamo vincere, è andata bene. Grazie ai cittadini napoletani.”

La squadra diventa così emblema della storica apertura partenopea alle diversità, della tolleranza e dell’unità sociale: un buono e raro esempio di condivisione, il quale dovrebbe sostituire, probabilmente, alcune materie didattiche nelle scuole.