Un sogno immerso nel verde, un sogno che affaccia sul mare, un sogno da 5 milioni di euro. Unica con le sue linee eleganti, protesa sul mare e accoccolata tra il verde della macchia mediterranea e il tufo giallo, La Pagoda di Posillipo è in vendita. La si scorge solo via mare e non passa inosservata. Risale ai primi decenni dell’Ottocento e un tempo faceva parte di Villa Roccaromana.
Se la cercate con il navigatore la trovate al civico 38A di via Posillipo, e da qualche giorno questo gioiello campano è in vendita sui mercati internazionali che scrivono: “Dimora storica pied dans l’eau a Posillipo”. La richiesta economica è di 4 milioni e 900 mila euro, quasi la metà della prima quotazione che aveva fissato il prezzo a 10 milioni di euro.
Su Repubblica si legge che la proprietà è di circa 220 metri quadrati interni, suddivisa su tre livelli, collegati da un piccolo ascensore, senza contare i terrazzi e le superfici esterne per altri 195 metri quadrati. Il piano terra accoglie un ampio soggiorno panoramico, la sala da pranzo, la cucina ed un bagno ospiti. Salendo al primo piano troviamo due camere da letto entrambe con terrazzo panoramico ed entrambe con un bagno.
Il secondo piano è dedicato alla camera padronale, con bagno en-suite, caratterizzata da ben 5 finestre panoramiche che riescono ad incorniciare contemporaneamente il Vesuvio, Castel dell’Ovo e Capri. Molto singolare è il fatto che nessuna stanza abbia angoli, infatti sono tutte strutturate a semicerchio. C’è anche un piccolo studiolo ricavato dal pennacchio della Pagoda: una sorta di pensatoio con una sola finestra, circondato solo dal terrazzo e dall’immensità del mare. Le terrazze esterne e i giardini pensili con alberi di olivo, un pino ed altre essenze sembrano essere accarezzate dell’acqua.
Ci sono poi la discesa a mare privata e il camminamento che, attraverso antiche grotte romane ci permettono di giungere fino ad una piscina naturale e a un approdo che rende la villa raggiungibile anche in barca.
Un tempo il Duca Nicola Caracciolo di Roccaromana ci organizzava feste favolose. Nel 1814, fece costruire la sua villa sulla collina di Posillipo. Il Duca volle anche una pagoda, un vezzo per impreziosire la sua proprietà secondo l’usanza dell’epoca e la volle in quello stile eclettico che ritorna in tante dimore nobiliari di quel tempo. Un capriccio aristocratico per ospitare colazioni a pochi passi dagli scogli, a cui si accedeva da una scala a chiocciola che si avvolgeva al tronco di un albero.
Pare che tutta la villa fosse destinata unicamente al diletto, il Duca di Roccaromana vi coltivava piante rare, specie botaniche che faceva venire da lontano, collezionava animali esotici, sia vivi che impagliati e organizzava feste nelle grotte di tufo sul mare. Oggi, dopo varie trasformazioni, la villa è frazionata in tanti appartamenti di lusso e con diversi proprietari.