La camorra, ormai, si è evoluta proprio come il resto della popolazione mondiale. E, oggi, stare al passo con i tempi significa essere “social” e utilizzare la tecnologia per i propri scopi. I boss si sono adeguati e, stando a quanto riporta Il Mattino, ora cercano le proprie vittime da colpire sui loro profili Facebook.
“Vedi qualche cognome che sai”, “metti il fratello… vedi se ci sta”; “Fammi vedere se è lui…”, “vedi le persone che hanno scritto mi piace”. E così via, passare di pagina in pagina per selezionare ed individuare i volti dei propri nemici.
È così che a febbraio scorso, Carlo Lo Russo, il boss di Miano, è stato intercettato mentre con la moglie Anna e un giovane affiliato “girava” il mondo di Facebook per allungare la sua lista nera: “Questo è quel Francesco?”, “mi pare di sì…. questo è Raffaele… Ultimo… è uno della banda loro”, “i Barbudos… guarda qua che c’è scritto: tutti insieme siamo grandi e comandiamo…”. Dai Genidoni al gruppo dei «barbudos» della Sanità, tutti sono “osservati speciali”. Ora la camorra è davvero ovunque.