Emergenza rifiuti in Campania: 27 milioni di danni chiesti ai politici. C’è Bassolino
Giu 29, 2016 - Immapaola Memoli
È stato accertato dalla Guardia di finanza e dalla Corte dei Conti un danno erariale di oltre 27 milioni di euro per omessa bonifica e mancata messa in sicurezza delle discariche campane a carico di esponenti politici, tra cui spiccano i nomi di Antonio Bassolino e Stefano Caldoro, gli ex presidenti della Regione, e dell’ex assessore all’ambiente Giovanni Romano. A fare i nomi è Repubblica. Viene contestato di non aver provveduto alla messa in sicurezza delle discariche e alla bonifica, mettendo così a rischio la salute dei cittadini e recando danni all’ambiente.
Nel 2014 era già stata sanzionata l’Italia con una multa della Corte di giustizia europea, ora sono state notificate le prime 15 richieste di risarcimento ai veri responsabili di questo danno.
La violazione coinvolge circa 200 siti di sversamento in Italia che non sono conformi alle direttive europee sui rifiuti, tra questi, 48 si trovano in Campania e, di questi, 14 contengono rifiuti pericolosi. Non ci sarebbe quindi solo la mano della camorra a rovinare la nostra terra, ma anche una certa negligenza – in ogni caso da accertare – da parte di alcuni esponenti politici.