La camorra e lo Stato tremano. Si pente il braccio destro di Cutolo: “Dirò tutto”
Lug 13, 2016 - Luca Tesone
Pasquale Scotti oggi
Dopo 31 anni di latitanza, lo scorso 10 marzo fu catturato Pasquale Scotti, braccio destro di Raffaele Cutolo, fondatore della Nuova Camorra Organizzata. Scotti fu estradato in Brasile, dopo un lungo viaggio nel quale scoppiò in lacrime come un bambino. Oggi, dopo mesi di studio con gli inquirenti napoletani, è pronto a parlare: “Voglio collaborare con la giustizia, mi pento, sono pronto a rispondere alle vostre domande“. Pasqualino ‘o colliere (questo, il soprannome di Scotti) attraverso le sue parole potrebbe dar vita a nuove indagini investigative.
La Procura sta infatti cercando di scoprire informazioni sul regno messo in piedi da Raffaele Cutolo, della trattativa Stato-camorra, e dei possibili legami tra imprenditori del Napoletano e Scotti, durante i suoi anni di latitanza in Brasile. Sotto il nome di Francisco De Castro Visconti, indossando la veste di tranquillo imprenditore impegnato in attività di ristorazione, Scotti ha vissuto in Brasile per 31 anni, dopo che scappò nella notte di Natale del 1984 dall’ospedale di Caserta, dove si trovava in qualità di collaboratore di giustizia.