La redazione di Umbria24 ha ricevuto e pubblicato la lettera di una donna, che abita in un piccolo paesino della Liguria, che si autodefinisce “turista disperata”. Giunta a Perugia in occasione dell’internazionalmente noto e rinomato festival Umbria Jazz, si è lamentata di non essere riuscita a dormire a causa degli schiamazzi e della musica durante le ore della notte, arrivando ad affermare:
Tu, povero turista malcapitato innamorato di Perugia, confuso dal sonno e dal caldo, pensi di aver sbagliato città, di essere finito nei malfamati Quartieri Spagnoli di Napoli. E invece no. Sei in via della Viola, nella civilissima e antica città di Perugia, nel cuore dell’Umbria.
Umbria24, in apertura dell’articolo, si schiera subito a favore delle due città:
Umbria24 non condivide il punto di vista della lettrice né sull’atmosfera di Umbria Jazz, notoriamente calda e viva fino a tarda ora, né per i paragoni con i quartieri di Napoli, città meravigliosa e che non merita offese. La scelta di pubblicarla è per dare voce, come sempre facciamo nella sezione Opinioni, a tutti i punti di vista e, nello specifico, a chi lamenta rumore eccessivo considerandolo un problema di questa parte della città.
La turista italiana nella sua lunga lettera descrive la sua prima serata a Umbria, nella casa che ha preso per un paio di settimane proprio nel cuore della calda movida perugina, in via della Viola, sapendo benissimo che si tratta del periodo in cui si tiene il festival, sottolineando la differenza che intercorre con il tranquillo paesino ligure da dove proviene. Probabilmente, più che lamentarsi di musica e schiamazzi, la gentile signora avrebbe dovuto decidere di andare in vacanza altrove dato che sapeva cosa avrebbe trovato.
“Speri che superata la mezzanotte inizi la quiete, come accade in paesi altrettanto turistici. Invece no. Non sei che all’inizio della discesa agli inferi”.
Non si riesce a capire a quali paesi altrettanto turistici pensi la donna, ma probabilmente parla di piccoli centri, in mare o in montagna, neanche lontanamente paragonabili alla Perugia dell’Umbria Jazz, al Salento della Notte della Taranta, alla movida di Napoli, Palermo o Roma.
Ed è proprio Napoli che la signora del tranquillo paesino ligure tira in ballo, nella fattispecie i “malfamati Quartieri Spagnoli”, parlando di una signora con problemi psichici che ogni sera andava ad insultare i gestori del locale sotto casa, ricevendo a sua volta insulti. Attraverso il paragone con la “civilissima e antica città di Perugia”, si capisce che Napoli non lo sarebbe nonostante 3000 anni di storia, 700 anni da splendente capitale, la cultura esportata in tutto il mondo, il centro storico più grande del mondo patrimonio Unesco, le 500 cupole, le opere d’arte dei maggiori artisti della storia e… davvero vogliamo perdere a fare un elenco per chi va a Perugia, nel cuore dell’Umbria Jazz, e si aspetta di ascoltare il silenzio interrotto solo dal canto dei grilli?