Non lo sapevo. Università Parthenope: la prima a studiare il mare in tutte le sue forme
Lug 30, 2016 - Domenico Ascione
Napoli – L’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” nasce nel 1919, grazie all’iniziativa del Vice Ammiraglio Leonardi Cattolica, che è dunque da considerarsi il fondatore dell’Ateneo. Leonardi decise, insieme al Regio Istituto di Incoraggiamento, di promuovere a Napoli un centro superiore di cultura ed istruzione nel quale il mare venisse “studiato in quanto è, in quanto produce ed in quanto mezzo di scambio”. La nuova istituzione avrebbe dovuto preparare i giovani ad una “consapevole valorizzazione dei problemi economici relativi al mare”.
Nacque, così, il Regio Istituto Superiore Navale, articolato in due sezioni: Magistero, per la formazione dei docenti di Discipline Nautiche; Armamento, per la formazione di dirigenti di aziende armatoriali ed assicuratori marittimi. Soltanto nel 1930 l’Istituto Superiore Navale ottenne un pieno riconoscimento del proprio carattere universitario. Nel periodo tra il 1939 ed il 1940 l’Istituto cambiò la propria denominazione, assumendo un nome in grado di rappresentare maggiormente l’utilità e lo spirito dell’Ateneo: diventa così Istituto Universitario Navale, semplicemente il “Navale”, nel linguaggio quotidiano di studenti ed addetti ai lavori.
Nel corso dei decenni, l’Istituto è stato sempre legato alla sua funzione principale, quella di trattare il mare sotto ogni suo aspetto economico e commerciale. Tuttavia l’offerta formativa si è allargata, specialmente a partire dagli anni Ottanta, con lo scopo di raggiungere ed interessare un bacino di utenza sempre più vasto. Questo processo di ampliamento ha raggiunto il suo apice all’inizio dell’anno accademico 1999/2000: insieme alle due storiche Facoltà di Economia e Scienze Nautiche, l’Istituto, adesso, contava le Facoltà di Giurisprudenza, Ingegneria e Scienze Motorie.
Questo ampliamento ha avuto un impatto notevole sul numero di studenti iscritti annualmente che, dai mille vantati fino al 1985, attualmente superano quasi sempre i 16.000. Grazie a questo enorme bacino di utenza ed al numero di percorsi formativi offerti, l’Ateneo è riuscito ad ottenere anche lo status di Universitas Studiorum, cessando così di essere un “Istituto universitario” per diventare “Università”.
In questo processo è stato abbandonato il vecchio nome di “Navale”, troppo legato ad un ciclo di studi specialistico, per assumere l’attuale “Parthenope”. Nome non casuale, rapportabile immediatamente alla via in cui si trova la sede storica dell’Istituto, via Parthenope, appunto, e comunque legato al mare ed a Napoli, richiamando la leggendaria sirena che le diede il nome.