Il Canada premia un biologo napoletano: 10 milioni per la ricerca contro l’obesità
Ago 12, 2016 - Federica Barbi
Dieci milioni di dollari per le sue ricerche e una cattedra universitaria tra le più eccellenti del paese. È successo in Canada e il protagonista in questione è un biologo napoletano, Vincenzo Di Marzo, già direttore dell’Istituto di Chimica Biomolecolare del Cnr a Napoli.
Il governo canadese ha assegnato a Di Marzo la “Canada Excellence Research Chair” presso l’Università Laval del Quebec, più una borsa di 10 milioni di dollari per finanziare la sua ricerca dedita allo studio della relazione tra il sistema endocannabinoide del cervello e il metabolismo.
Di Marzo è inoltre professore aggiunto presso il Dipartimento di Farmacologia e Tossicologia del Medical College of Virginia (Usa), professore onorario presso la Buckingham University (Regno Unito), e da anni rientra tra i 3100 ricercatori più citati nel periodo 2003-2013 e tra i top five del suo settore. Nessuno al mondo padroneggia l’argomento delle endocannabinoidi (termine che lui stesso ha coniato) come fa lui.
Uno dei suoi ultimi studi (quello che gli è valso il riconoscimento del Canada) riguarda il filone legato ai disturbi metabolici e all’obesità, grazie ai quali Di Marzo ha dimostrato che quando abbiamo fame, cala il livello dell’ormone leptina (il ‘freno della fame’) mentre nell’ipotalamo sale quello del 2-AG, un endocannabonoide.
Ora, che gli endocannabinoidi stimolassero l’appetito era cosa già nota, ma quello che è stato scoperto è che la molecola orexina-A è anche induttore della sintesi del 2-AG, che a sua volta attiva il recettore CB1 del sistema endocannabinoide nei neuroni Pomc dell’ipotalamo, spegnendo così la produzione di un altro ormone che blocca la fame. Quindi, se in situazioni normali questo meccanismo assicura la giusta energia durante la veglia, in caso di obesità ed altri malfunzionamenti si innesca un meccanismo inverso che non riesce a controllare il senso di fame. Così, nei recettori dell’orexina-A si possono individuare dei potenziali strumenti per combattere l’obesità, che è diventata un problema mondiale della nostra generazione.