Il crollo di un pino secolare in via Aniello Falcone a Napoli, il 10 giugno 2013, ha ucciso Cristina Alongi, schiacciando la Fiat Panda all’interno della quale si trovava a percorrere la strada.
Per quella morte sono andate a processo 3 persone: un agente della polizia municipale e un vigile del fuoco, ai quali un commerciante segnalò la pericolosità di quell’albero instabile, e un agronomo del comune di Napoli, Cinzia Piccioni.
I primi due sono stati assolti, mentre l’agronomo è stata condannata per omicidio colpito a 1 anno e 4 mesi di carcere. Ella però non andrà in cella perché può beneficiare della sospensione condizionale della pena, che si ha per condanne inferiori a 2 anni di detenzione qualora si fosse incensurati.
La Piccioni è stata giudicata colpevole perché due mesi prima del fatto aveva effettuato un sopralluogo sul posto, non ravvisando però la pericolosità di quell’albero.