Pozzuoli tra storia e bradisismo. Era uno dei porti più importanti del Mediterraneo


Pozzuoli è un comune della città di Napoli situato sull’omonimo golfo e quinto della regione Campania per numero di abitanti.
La peculiarità di quest’area e, in generale di quella dei Campi Flegrei, è il bradisismo, un fenomeno geosismico a ripetizione ciclica caratterizzato da un lento movimento, dall’alto verso il basso e viceversa, della crosta terrestre. Tale fenomeno negli anni ottanta fu la causa della dislocazione del porto di circa 50 metri rispetto la posizione precedente.

Pozzuoli fu fondata tra 531 e il 528 a.C. da alcuni profughi di Samo con il nome di Dicearchia o Dikairchia, cioè giusto governo. Della città non è stato rinvenuto alcun resto se non una fonte scritta che attesta la sua esistenza.
Dicearchia, insieme alla città di Cuma, difese l’ellenismo della Campania dal popolo degli etruschi e successivamente da quello dei sanniti.
Nel 421 a.C. circa, la città cadde sotto il governo dei sanniti e, secondo alcuni studiosi, modificò il suo nome in Fistelia. Successivamente, nel 338 a.C., fu conquistata dai Romani, i quali le attribuirono il nome latino di Puteoli o Puteolos ovvero piccoli pozzi, probabilmente per la presenza di numerosi sorgenti di acque termo-minerali.
La posizione strategica del suo porto ha permesso alla città di diventare, nel 195 a.C., una colonia marittima e porto mediterraneo di Roma ancor più importante di quello di Napoli sia per i trasporti sia per gli scambi commerciali.

Il periodo d’oro del porto di Puteoli cominciò a vacillare tra il I e il II secolo d.C. in seguito alla costruzione e all’affermarsi del porto d’Ostia. Al declino della città contribuì anche il fenomeno del bradisismo che obbligò gli abitanti, verso la fine del V secolo, ad abbandonare la zona portuale e a stabilirsi sia a Napoli sia nella parte alta del centro cittadino, in quello che un tempo fu l’acropoli di Dicearchia. Quest’ultimo fu cinto di mura diventando in questo modo il luogo fortificato in cui la popolazione poteva rifugiarsi per sfuggire alle incursioni dei nemici.

Il fenomeno del bradisismo agli inizi del 1500 si intensificò a tal punto che in una sola notte, precisamente tra il 29 e il 30 settembre 1538, portò alla distruzione del villaggio medievale di Tripergole e alla nascita del vulcano conosciuto come Monte Nuovo.
In seguito la città fu ricostruita per merito del viceré spagnolo Don Pedro Alvarez de Toledo che, oltre a provvedere al restauro della località a suo spese, incoraggiò il ripopolamento di Pozzuoli esonerando dai tributi tutti coloro che sarebbe ritornati ad abitare nella città.

Nel corso dei secoli la città di Pozzuoli è stata la meta privilegiata di molti visitatori stranieri che vi si recavano sia per le sue famose acque termali che per i preziosi reperti archeologici di epoca romani.
In tempi più recenti, Pozzuoli è stata colpita profondamente da due episodi di bradisismo, nel 1970 e nel 1983, costringendo nuovamente la popolazione ad un allontanamento forzato.

Macellum - Pozzuoli

Macellum – Pozzuoli

Dell’antico centro romano oggi sopravvivono diversi monumenti: l’Anfiteatro Flavio, nato in sostituzione dell’anfiteatro minore di cui, ancora oggi, se ne conservano alcuni resti. Edificato sotto Nerone, è ubicato nei pressi della linea 2 della metropolitana ed è uno tra i maggiori anfiteatri in Italia; il Macellum, ovvero il mercato pubblico della città romana, chiamato impropriamente Tempio di Serapide per la presenza di una statua del dio egizio; il Tempio di Apollo, nei pressi del lago d’Averno; lo stadio di Antonino Pio, fatto realizzare dall’omonimo Imperatore e riportato alla luce solo nell’ottobre del 2008 e, infine, il Tempio di Augusto, sorto sull’area di un tempio di età greca o sannitica, ricostruito in un secondo momento dal ricco mercante Calpurnio in onore dell’Imperatore Augusto.

Il santo patrono è San Procolo, uno dei sette martiri puteolani, che fu decapitato nel 305 d.C. sotto l’impero di Diocleziano durante l’epoca delle persecuzioni dei cristiani e viene ricordato 16 novembre.

Palio del Pennone a Mare - Pozzuoli

Palio del Pennone a Mare – Pozzuoli

Come ogni comune che si rispetti anche quello di Pozzuoli ha una propria ricorrenza tipica, il palio del Pennone a mare, un’esilarante competizione celebrata in occasione della Festa dei Pescatori, devoti alla Madonna Assunta, nel giorno di ferragosto: l’obiettivo dei partecipanti in gara è quello di strappare delle bandierine poste all’estremità di un palo, rivolto verso il mare, in posizione orizzontale ricoperto di grasso e lungo oltre i 10 metri.

Nonostante la vicinanza con il centro cittadino, nel comune di Pozzuoli si parla una dialetto che discosta dalla lingua napoletana, simile alla parlata torrese.
Il puteolano è stato utilizzato non solo da molti artisti e comici napoletani ma addirittura è utilizzato tra i vicoli più antichi della città francese di Verdun che conta circa 20 mila abitanti.

Fonte – Comune di Pozzuoli


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