Quando Matteo Renzi ha annunciato alla stampa straniera che, entro la fine di quest’anno, sarebbe stata aperta l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, i giornalisti presenti si sono messi a ridere: forse per l’enfasi data alla notizia giunta con qualche decennio di ritardo, o forse perché l’annuncio è stato sentito così tante volte dal dopoguerra in poi che è finito per diventare una battuta sempre divertente. Un po’ come quando affermò che avrebbe bonificato, entro questa estate, una parte importante della spiaggia di Bagnoli, promessa – nemmeno a dirlo – non mantenuta.
Fatto sta, in ogni caso, che il Presidente del Consiglio sembra già volersi buttare alle spalle la questione della Salerno-Reggio Calabria, prima ancora che sia conclusa, per proiettarsi già verso il futuro e verso l’autostrada Napoli-Palermo. Alla festa per i 110 anni di Impregilo infatti, secondo quanto riferito da Il Fatto Quotidiano, Matteo Renzi ha rilanciato l’idea del ponte sullo Stretto di Messina (questione vecchia più o meno quanto quella della Salerno-Reggio Calabria) come parte del progetto di unione della tratta Napoli-Palermo.
Bisogna poi continuare le grandi opere, dalla Bari-Lecce alla Napoli-Palermo, con il Ponte sullo Stretto, in un’operazione che sia utile, crei posti di lavoro e ci metta nelle condizioni di togliere l’isolamento della Calabria e avere la Sicilia più vicina.
Secondo il Presidente, tuttavia, l’Italia non ha bisogno soltanto delle strade fatte di cemento e asfalto, ma soprattutto di quelle composte da cavi della banda larga per rendere la Nazione una gigabyte society, cioè cominciare a superare già oggi l’insormontabile diga del digital divide. Infine ha ribadito che la Salerno-Reggio Calabria sarà inaugurata il 22 dicembre di quest’anno, quando sarà percorribile senza alcun cantiere. Questa volta non ci è dato sapere se qualcuno abbia riso o meno.