Napoli – Carla Fracci è un mito, vero e proprio, per tutti gli appassionati di danza. Non stupisce, quindi, che ogni sua apparizione pubblica susciti fermento e, spesso, commozione. Così, oggi, quando ha varcato l’ingresso della Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, molte studentesse presenti non hanno trattenuto lacrime di gioia nell’ammirare il suo incedere elegante ed etereo.
Rigorosamente vestita di bianco, dopo il caloroso saluto del rettore Lucio D’Alessandro, l’etoile ha tenuto una lectio magistralis avanti a duecento studenti parlando della sua vita, delle sue esperienze e della sua crescita individuale e professionale. La Fracci ha esordito raccontando il suo profondo legame con la nostra città:“Essere a Napoli per me è un po’ come tornare a casa. Qui ho lavorato tantissimo, tra il San Carlo, il Mercadante, il Bellini e lo spettacolare Teatrino di corte”
Poi, notando gli occhi lucidi di molte ballerine presenti ha dichiarato: “L’emozione di essere qui è tutta mia – riporta Repubblica – Mi trovo davanti a voi, che siete il futuro. Ricordo anch’io quando iniziai molti anni fa alla scuola della Scala con Vera Volkova: venivo da un’infanzia felice, libera, con corse nei campi e mille ricordi in campagna, con amici e parenti. Sono diventata adulta con la danza: ho imparato la disciplina e l’importanza dei sacrifici e dello studio, che è la base per proseguire nei propri sogni. Non abbandonate mai lo studio, ragazzi, sarà la chiave del vostro successo”