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Metropolitana, incubo baby gang: “Io picchiato ed aggredito con un estintore”

Il trasporto pubblico di Napoli continua a rappresentare un problema per i passeggeri che ne fanno uso. Tra ritardi e guasti tecnici, c’è anche la questione della sicurezza. Proprio in questi giorni, vi abbiamo raccontato di un controllore della metropolitana ferito al mento. In questo nuovo racconto, i protagonisti sono alcuni ragazzi, per quello che è l’ennesimo atto di violenza ad opera di una baby gang.

Lo racconta Alessandro Sansone, testimone diretto di quanto è accaduto domenica scorsa nella stazione metropolitana di Piazza Amedeo. Come racconta con un lungo post sul gruppo “Cittadinanza attiva in difesa di Napoli“, l’uomo stava tornando a casa, a Mergellina. Ha notato sul lato del binario opposto al suo un gruppo di ragazzi, di età compresa tra i 16 ed i 18 anni, che strepitavano tra di loro: “Hanno rotto il vetro di protezione dell’estintore, lo hanno preso e incominciato a spargere la polvere nell’intera stazione“.

Alessandro ha urlato contro quei teppisti, affinché la smettessero. Per tutta risposta, ha ricevuto attacchi verbali ed insulti. “Uno dei quattro ha preso un sasso (di quelli posti sui binari) e mi si sono avvicinati con l’intenzione di aggredirmi – racconta – Hanno cominciato ad inveire e spintonarmi. Dopo si è avvicinato quello con l’estintore e mi ha sparato addosso la polvere estinguente. A quel punto ho incominciato a correre. Sono uscito dalla stazione e ho chiamato il 113, numero al quale non mi ha risposto nessuno“.

Spiega poi di essere andato al commissariato di Polizia della Riviera di Chiaia, finché non è stato riaccompagnato a casa, coperto di polvere estinguente: “La cosa più scandalosa – spiega Alessandro – è che nella stazione di Piazza Amedeo non c’è un minimo di presidio e non vi sono telecamere funzionanti. Se li avessi riconosciuti e si fosse arrivati a questi delinquenti li avrei denunciati per aggressione uno ad uno! Questa città non potrà mai avere un futuro!“.