Si dice che a tutto ci sia un limite, ma all’ignoranza no. Da due giorni, ormai, l’immagine di un cartello affisso in un supermercato milanese della catena Esselunga sta facendo il giro del web. Nella foto si legge questa scritta: “Quando si presentano i famosi ‘napoletani’ alla vostra cassa e vi chiedono di passare un prodotto come campione dei colli chiusi che hanno nel carrello, dite loro di mettere tutti i colli del loro carrello sul rullo, poiché in molti negozi sono riusciti a comporre i colli con vini costosi e far battere alla cassiera la bottiglia che costa meno. Se si rifiutano di mettere la loro spesa sul rullo siete autorizzati a non battere loro la spesa e chiamare un responsabile”.
Un cartello vergognoso, ci sono pochi altri termini per definirlo. Viste le polemiche e il polverone sollevati dalla vicenda, la società si è scusata tramite la propria pagina Facebook, rispondendo ad un commento piccato di un utente: “Buonasera Carlo, siamo sinceramente rammaricati per quanto accaduto. Ci dissociamo completamente da questa grave azione, avvenuta in uno specifico negozio Esselunga su iniziativa di un singolo dipendente, immediatamente sospeso dal servizio”.
Un episodio grave, uno spaccato purtroppo amaro della nostra Italia, sempre più divisa. Siamo soli a metà e mai saremo fratelli. Detto questo, fatti del genere, seppur opera di pochi stolti, non devono accadere e quando accadono meritano punizioni esemplari. Ci sembra assurdo dover commentare così di frequente vicende di razzismo e discriminazione totalmente ingiustificate. Ma dove arriveremo?
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