Una galleria, tra Napoli e Cercola, utilizzata nella II Guerra Mondiale come rifugio antiaereo. Un cunicolo lungo e inesplorato, riscoperto da alcuni cittadini e dalla Soprintendenza Archeologica alle Belle Arti ed al Paesaggio.
La galleria, però, che ha molte diramazioni e punti oscuri, come scrive Il Mattino a firma di Oscar De Simone, potrebbe essere anche un acquedotto di epoca borbonica.
“A un primo esame – è scritto nella relazione scritta al termine dell’ispezione – la prima parte della struttura più ampia e con la scala potrebbe datarsi ai primi decenni del secolo scorso, mentre la seconda, più stretta, potrebbe attribuirsi ad età borbonica”.
Le ricerche sono iniziate nel 2015 e non si sono mai fermate: “Questo rifugio ha accolto tutti i nostri genitori e i nostri nonni, ma soprattutto se fosse realmente un acquedotto di epoca borbonica potrebbe restituirci una chiara immagine delle nostre terre in un periodo così importante per queste zone – spiega l’esploratore Angelo Visone al Mattino -. Speriamo che si possa fare tutto il possibile e che nuove spedizioni vengano ideate e svolte per capirci ancora di più”.