Due sorelle gemelle si ritrovano dopo 40 anni: adottate da due famiglie diverse, una palermitana, l’altra napoletana, oggi finalmente hanno conosciuto la verità.
Una storia triste, ma con un finale bello, quella di Sabrina e Carmen: abbandonate entrambe alla Real Casa dell’Annunziata di Napoli, istituto che accoglieva gli orfanelli, si sono riabbracciate dopo ben 40 anni grazie alla caparbietà di Sabrina.
A Sabrina è bastato un certificato di battesimo e un nome portato per soli tre mesi per conoscere la verità. La ricerca della donna, come si legge su Il Giornale di Sicilia, è iniziata quando è diventata per la prima volta madre: è emerso il desiderio di conoscere le sue origini, la sua madre biologica. Nata a Napoli, ma vissuta a Palermo, dopo la morte dei suoi genitori adottivi la voglia di conoscere la sua storia si fa sempre più forte.
Tramite un certificato di battesimo risale al suo nome di battesimo, “Maria Sila”; si iscrive poi ad un forum di persone adottate dove cerca informazioni sulla sua permanenza all’istituto dell’Annunziata. Viene a conoscenza che lo stesso giorno, pochi minuti dopo, un’altra bambina era stata battezzata nella cappella dell’Istituto con il suo stesso cognome, Carmela Sila.
Sabrina scopre, così, di avere una sorella gemella adottata da una coppia napoletana. Grazie al forum, nel 2009 Carmen si reca al porto di Palermo per riabbracciare la sorella gemella. Entrambe, oggi, sono alla ricerca della madre biologica, anche se non è facile. Fino all’anno scorso le richieste di accesso alle informazioni sulle proprie origini, da parte delle persone adottate, erano rigettate.
Oggi il Senato sta prendendo in esame un nuovo disegno di legge proprio su questo delicato tema, sperando che Carmen e Sabrina possano conoscere la loro storia fino in fondo.