Inizia un nuovo mese, giugno, e per il progetto Abbracciamme Napule abbiamo individuato una nuova zona della città dove tessere relazioni con i cittadini, i commercianti, le associazioni, i comitati per riuscire ad essere sempre più a supporto delle realtà già esistenti.
Il territorio scelto è quello della III Municipalità (Stella – San Carlo all’Arena) e sabato 3 giugno 2017 dalle ore 17:00 saremo a Piazza Giambattista Vico, comunemente chiamata Corallo, situata alle spalle dell’Albergo dei Poveri. Faremo sensibilizzazione e sveleremo le nostre iniziative volte a riscoprire e valorizzare i Ponti Rossi e luoghi dimenticati e abbandonati.
Dopo alcuni mesi di Abbracciamme Napule possiamo già cominciare a trarre alcune conclusioni, e condividere con tutti gli insegnamenti che abbiamo tratto portando i nostri messaggi in periferia, uscendo da un centro storico che forse catalizza troppa attenzione a discapito di essa.
Qualcuno li chiama “nuovi centri”, periferie, ‘a fore mano, luoghi aró sulo Ddio nun s’è scurdat ‘e lloro! Nell’era di Internet troppa attenzione a come gli altri ci vedono e poca la sostanza, troppo perbenismo quasi bigotto. La società sta andando veramente avanti oppure stiamo velocemente involvendo?
Un detto antico napoletano recita accussì: Chi poco tene, caro tene!
Più ti allontani dal centro e più la realtà è cruda, vera, lasciata al proprio destino, quello che in un quartiere centrale è divenuta una scontata realtà, lontano dal centro è un miraggio. Questi sono i classici discorsi alla portata di tutti, poi c’ è la nostra personale esperienza: Pianura! La più bella delle scoperte, la più meravigliosa per relazioni umane, affetto, stima, collaborazione.
Rifaremmo altre 10 volte Pianura. Abbiamo fatto sì che nascesse un comitato, per dare forza alle persone e non a noi. Potremmo dire che fuori dal centro ci hanno accolto meglio oppure che ci hanno dato più amore, ma sarebbe una bugia, perché quando doni Amore Incondizionato riceverai sempre Amore indipendentemente dal tuo quartiere di origine.
Siamo più governabili se ci dividiamo in quartieri, in colori politici, buoni, cattivi, destra, sinistra, atei, credenti, vegani e carnivori; siamo solo meno uniti, meno compatti e meno forti.
Credere nel progetto Abbracciamme Napule: qualcuno ci ha chiesto il perché. La risposta è semplice: vogliamo portare Amore, Fede, Speranza anche in quei luoghi meno vissuti. D’altronde, scusate: se abbracciamo i turisti per amarli, il minimo che possiamo fare per il nostro popolo è dedicarci anima e corpo a esso!
Per molte persone la politica intesa nei palazzi di Potere è morta. Le persone aspettano qualcuno che li difenda, che si batta per loro e stia al loro fianco. Per difendere il proprio popolo, la propria lingua, non bisogna essere politici, io ad esempio sono un ottico, Davide e Michela psicologi, Alessia economista, Fabrizia studentessa, Carmine salumiere, Francesca restauratrice, Damiano e Pietro dentisti, Livia storica dell’arte, Davide ingegnere. Tutti possiamo fare qualcosa per noi stessi e per la nostra città. Nun durmì câ zizza mmocca!
ESSERE NAPOLETANO È MERAVIGLIOSO!
Luca De Martino, Sii Turista Della Tua Città