È soltanto da pochi mesi che la stampa e le riviste culturali nazionali stanno cominciando ad ascoltare, e ad accogliere, un punto di vista diverso sul Risorgimento Italiano, lontano da quell’alone epico e di eroismo esaltato.
La favola dell’Unità d’Italia, insomma, comincia a scricchiolare da Sud a Nord e i misfatti, le barbare stragi ai danni delle popolazioni dell’ex Regno delle Due Sicilie durante l’invasione sabauda, stanno cominciando ad avere diffusione anche al di fuori delle aree geografiche che ormai da anni – a volte da decenni – hanno messo in discussione ciò che accadde a partire dal 1860.
E così Focus Storia, che ieri ha ricordato la nascita di Nino Bixio poiché protagonista del Risorgimento, cita la recente storiografia che ha dimostrato come fosse un feroce, colpevole in sostanza di crimini contro la popolazione del Sud Italia durante l’annessione al Piemonte.
Nel tempo, allora, i vaneggiamenti di coloro definiti con sprezzo “nostalgici borbonici” hanno assunto l’onore di essere riconosciuti come fatti storici. Evidentemente, non eravamo – e non siamo – dei pazzi. La verità viene sempre a galla.