Slitta, ancora, l’apertura completa dell’Ospedale del Mare. Il presidio di vitale importanza per la città di Napoli, sito nel quartiere di Ponticelli, attualmente vede funzionante solo un terzo delle attività assistenziali e di ricovero. Non vengono a mancare parole di rimprovero dal capogruppo regionale M5S, Valeria Ciarambino. Ecco cosa ha dichiarato a La Repubblica: “E’ una situazione vergognosa. Doveva essere l’ospedale delle grandi opportunità, è diventato la passerella prima di Caldoro, poi di De Luca”.
“Doveva costare 210 milioni – prosegue la Ciarambino – è costato il doppio, cioè 386 milioni. Doveva essere realizzato in tre anni e mezzo, ce ne sono voluti 11 per fare una serie di inaugurazioni”. L’ospedale oggi vede attivi 5 reparti e 3 servizi: medicina, chirurgia, chirurgia vascolare, otorino e oculistica (solo per interventi in Day surgery), terapia intensiva post-operatoria, radiologia, laboratorio. E’ ancora un azzardo stabilire la data dell’apertura completa.
Ad oggi il cronoprogramma è saltato. Queste le dichiarazioni del direttore generale della Asl Napoli 1, Mario Forlenza: “Carenza di personale e procedure lunghissime. Bisogna prendere atto di una lentezza che obbliga a differire ma di poco il cronoprogramma. Sono 20 anni che si sta costruendo e finalmente siamo in dirittura d’arrivo. Ma aprire un presidio così grande non è semplice.”
Manca ancora tanto all’ospedale del mare: Oncologia (priva di organico adeguato), Ortopedia, Urologia, Anatomia patologica, Gastroenterologia (c’è solo il primario). Senza dimenticare Ostetricia, la quale è stata cancellata dal decreto regionale 33 sottoscritto da De Luca in sostituzione del decreto 49 emesso dalla giunta Caldoro. Nel frattempo, senza ancora un ospedale completo, c’è lo smantellamento del Loreto Mare.