Due telecamere di videosorveglianza al Rione Sanità, uno dei quartieri più problematici di Napoli. Lo ha annunciato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, durante la registrazione del suo monologo su Lira TV. Non si tratta, però, di una novità. Più volte, infatti, in questi anni è stata annunciata l’installazione di telecamere alla Sanità, smentita poi alla prova dei fatti.
Del problema relativo ai sistemi di videosorveglianza a Napoli ve ne abbiamo parlato già diversi anni fa. Era il 2015 quando, proprio il presidente Vincenzo De Luca, annunciava l’installazione delle telecamere nel centro storico della città. Entro una settimana di lavori, ci sarebbe dovuta essere una copertura totale, che avrebbe potuto contrastare efficacemente le bande criminali che in questi anni si sono rese protagoniste con le cosiddette stese.
Ma così non è stato. E fino ad ora l’assurda morte di Genny Cesarano, simbolo delle vittime di camorra, non sembra aver trovato una concreta risposta da parte delle istituzioni. Promesse, in questi anni, ne sono state fatte tante. Anche il Governo si è interessato alla questione. Era il 2016 quando l’allora Ministro degli Interni Angelino Alfano prometteva 19 milioni per il sistema di videosorveglianza in città.
Nulla però è cambiato, e al Rione Sanità si è continuato a sparare. Durissime, in tal senso, le parole di Padre Loffredo, che nel febbraio del 2017 denunciava come, oltre la metà delle telecamere installate nel Rione Sanità, non fosse funzionante.