Tutti ricorderanno la storia di Chiara, la ragazza segregata per otto anni nel suo appartamento al Vomero tra escrementi e cumuli di rifiuti, abbandonata da tutti, compreso da sua madre che un paio di volte a settimana apriva la porta solo per lasciarle qualche busta della spesa. E poi di nuovo solitudine, buio, freddo e sporcizia.
Malnutrita, in cattive condizioni igieniche e in precario stato mentale, Chiara adesso sta meglio, lo dicono i medici dell’ospedale San Giovanni Bosco che la ospitano da più di un mese, dal giorno in cui i carabinieri aprirono la porta dell’appartamento per trarla in salvo.
Ieri mattina Chiara è stata raggiunta da sua madre. Si sono incontrate dopo settimane e settimane di assenza, per pochi minuti ed in presenza del personale ospedaliero. Cosa avrà pensato Chiara nel rivedere la madre aguzzina a noi non è dato saperlo. Possiamo solo sperare che brutte storie come questa non se ne ripetano più, a Napoli come nel resto del Mondo.