Napoli – È sempre più insostenibile la situazione in cui è costretta a versare via Aniello Falcone. Una delle strade più belle della città deve diventare un porcile praticamente ogni sera, a causa degli avventori dei locali situati sulla strada che gettano rifiuti ovunque.
Particolarmente grave è lo stato dei giardinetti intitolati a Nino Taranto, sommersi da vetro, plastica e sporcizia varia. Qualche mese fa – come documentato da VesuvioLive – l’Asia e il gruppo di attivisti di Sii Turista Della Tua Città hanno rimosso centinaia di chilogrammi di rifiuti dall’area sottostante la balaustra, trovando di tutto. Due settimane dopo l’area era di nuovo colma di rifiuti, a dimostrazione di quanto sia degradata la clientela dei baretti della zona.
Da allora ad oggi nulla sembra essere cambiato, come dimostrano le immagini scattate e pubblicare su Facebook da Mauro Boccassini, presidente del comitato dei residenti di via Aniello Falcone. Tra i rifiuti si notano anche un fiasco di vetro che prima conteneva 5 litri di vino e un cartone di birra. Al pattume si aggiungano inoltre gli schiamazzi e gli atti vandalici contro le case e le auto, tutti i giorni fino a notte fonda. Una strada paradisiaca trasformata in autentico inferno.
Non solo via Aniello Falcone, però. Da Piazza Bellini a San Martino, da Chiaia a Piazza San Domenico e dintorni, tutti i luoghi più belli di Napoli sono purtroppo ostaggio di cafoni e incivili, che siano napoletani, della provincia o stranieri. È questa l’altra faccia – quella negativa – di una Napoli sempre viva, giovane, ma che non ha né le competenze né le risorse per gestire la movida.