Alitalia cancella la tratta Torino-Napoli. Sono sempre meno i voli per il Sud
Mag 10, 2018 - Giuseppe Cesareo
Ci sono sempre meno opportunità per volare da e per il Sud Italia. Infatti, dopo Reggio Calabria, Alitalia ha deciso di non operare più sulla tratta Torino – Napoli, cancellando le quindici frequenze settimanali che da oltre trent’anni collegavano le città. La compagnia di bandiera, quindi, invece di garantire gli spostamenti da un capo all’altro dello Stivale, lascia il mercato aerospaziale italico alla mercè delle compagnie straniere che, ad onor del vero, si sono dimostrate più all’altezza della compagnia tricolore.
A dare notizia della decisione di Alitalia è stata la Sagat, che gestisce l’aeroporto torinese di Caselle, con un comunicato: “Una scelta incomprensibile. Ci siamo messi subito al lavoro con l’aeroporto di Napoli per favorire l’ingresso di nuove compagnie interessate a servire questo grande bacino d’utenza“.
Infatti, Sagat ricorda come Napoli è la quarta destinazione da Torino, con ben 276.154 passeggeri nel 2017, in crescita del 16% rispetto all’anno precedente. La crescita è stata ben accolta da altre compagnie come Blue Air e Easyjet, pronte ad investire ed offrire diverse frequenze settimanali.
Una questione paradossale che mostra ancora una volta il disinteresse per il Sud di Alitalia. Infatti, continua il comunicato: “Nel recente passato, e sempre con lo stesso scarso preavviso, Alitalia aveva cancellato altre tratte Torino-Sud Italia, lasciando un vuoto immediatamente riempito da Volotea, Ryanair, Blue Air che hanno saputo tempestivamente cogliere l’opportunità commerciale, aumentando il numero di passeggeri trasportato su tutte le rotte e garantendo la mobilità di persone e aziende. Siamo quindi convinti che ancora una volta ci saranno altri vettori in grado di beneficiare delle improvvise cancellazioni di Alitalia e di sviluppare traffico dall’Aeroporto di Torino“.
Si aspettano, a questo punto, decisioni definitive e ufficiali, ma se la cosa dovesse essere confermata ci si ritroverebbe con Nord e Sud, già decisamente lontani per questioni culturali, ancora più distanti.