A inizio aprile, come ogni anno, l’Arpac ha riavviato i controlli sulle 330 acque di balneazione in cui è suddiviso il litorale campano. Per quanto riguarda il mare di Napoli quest’anno diverse zone sono risultate eccellenti. L’agenzia ambientale oltre ad aver indicato quali sono le zone migliori ha evidenziato anche le peggiori. Tra le aree non adibite all’uso balneare ci sono: quelle portuali, aree marino-protette, servitù militari, foci di fiumi e/o canali non risanabili.
Le aree in cui il mare è eccellente sono 8: Nisida, Trentaremi, Marechiaro, Punta Nera, Capo Posillipo, Posillipo, Donn’Anna e via Partenope. Divieto temporaneo di balneazione a Via Caracciolo, fino a che non sarà rimossa la causa di sforamento comprovato da rilievi Arpac. In quel tratto, lo ricordiamo, nel 2017 la qualità delle acque era eccellente.
I napoletani non possono far altro che augurarsi che questa primavera entri nel vivo per godersi il mare e il sole che la loro Napoli ha sempre saputo offrirgli. Le aree invece non idonee alla balneazione sono: San Giovanni a Teduccio e Pietrarsa.
Inoltre vi è un divieto permanente per il litorale di Bagnoli, la zona militare di Nisida, il porto di Mergellina e il Porto di Napoli. Nei pressi di ogni area idonea sarà posta l’apposita segnaletica con l’indicazione dei motivi del divieto e dell’inquinamento con linguaggio accessibile ai cittadini.