Tutti ricorderete il putiferio accaduto nel febbraio 2017, in occasione della visita di Matteo Salvini a Napoli. Il sindaco di Napoli negò, al segretario del partito “Lega Nord per l’Indipendenza della Padania”, la concessione di un’area della Mostra d’Oltremare per tenere il suo comizio.
Luigi de Magistris affermò che non avrebbe mai concesso un luogo sotto la disponibilità del Comune a una persona con convinzioni xenofobe, come appunto – secondo l’opinione del sindaco – Matteo Salvini.
“Ovviamente lo querelerò. Ha detto che sono un nazifascista e che cercherà di impedire che io vada a Napoli. Un sindaco, ma vi pare possibile? Pensate a parti invertite, con un sindaco leghista che impedisce a qualcuno di venire a parlare: ci avrebbero massacrato. E invece con il segretario della Lega lo si fa“: in questo modo commentò il leader leghista.
A distanza di poco più di un anno, però, il gip ha archiviato l’indagine: nessuna diffamazione o istigazione a delinquere, ma libero dissenso politico.