Napoli: dopo il caso Maria Dolores verranno assunti 10 anestesisti più del previsto
Giu 26, 2018 - Redazione
Napoli – Tutto era cominciato con una denuncia pubblica di Maria Dolores, un architetto affetta da una patologia tumorale al seno. La donna aveva esternato la sua frustrazione per la lentezza della macchina ospedaliera degli Incurabili, che continuamente rimandava la sua operazione a causa dell‘assenza di alcune figure professionali importanti, in particolare quella degli anestesisti.
Dopo il clamore generato da Maria Dolores, immediatamente il Pascale, eccellenza campana nella cura dei tumori, ha contattato la donna e inserita subito nel protocollo di routine per la cura della sua patologia. Una battaglia, se così si può dire, finita con un lieto fine per la donna che ora tira un sospiro di sollievo, certa dell’ottima e sicura assistenza medica per affrontare un percorso così duro che è quello di un malato di tumore.
Per sancire la pace tra tutti i protagonisti coinvolti in questa vicenda, ieri si è tenuto un incontro in cui hanno partecipato Maria Dolores, il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Mario Forlenza e il direttore dell’unità operativa complessa di Chirurgia generale dell’Ospedale degli Incurabili, Marco De Fazio. A fare da garante a questo pacifico incontro anche Francesco Emilio Borrelli.
Durante la chiacchierata, Maria Dolores ha sottolineato che la sua denuncia non aveva il fine di denigrare ma incentivare a risolvere una situazione concreta, quella di mancanza di personale, che può causare dei rallentamenti nel normale decorso della cura. Ma al tempo stesso ha sottolineato la piena fiducia nella sanità campana.
D’altro canto anche lo stesso direttore Forlenza ha rassicurato tutti, confermando l’assunzione in tempi ristretti di 42 anestesisti, 10 in più di quelli previsti, così da sopperire definitivamente a questo problema. Poi ha ricordato come in Campania la cura dei tumori al seno sia sempre trattata con con massima diligenza, infatti sono stati già acquistati 6 mammografi digitali di ultima generazione, sostenendo soprattutto l’importanza della prevenzione.