I semi del razzismo e dell’omofobia si nascondo dappertutto, anche in una città come Napoli, culla del Mediterraneo e crocevia dei popoli, città che ha tra i propri simboli i “femminielli”. Semi che per crescere hanno solo bisogno di essere curati e innaffiati, come avviene in Italia da qualche tempo a questa parte.
Sabato scorso ha avuto luogo luogo nella nostra città il Mediterranean Pride, una sfilata con partenza da Piazza Dante e arrivo sul lungomare. Decine di migliaia le persone presenti, tra cui tantissimi etero che appoggiano la lotta per i diritti civili. A salire su un carro anche una coppia etero appena sposata, lui in vestito elegante, lei in abito bianco.
Quando tutto era finito, però, un ragazzo è tornato a casa a Pianura venendo prima aggredito verbalmente e poi pestato. Sarebbe stato colpevole di essersi affacciato, in mattinata, per pochissimi secondi alla finestra di casa sua nudo. Eppure, la stessa sorte non l’hanno subìta altre persone che hanno compiuto atti osceni in strada o in piazza davanti a decine e decine di passanti.
Arcigay Napoli ha diffuso una nota, dove a parlare è il presidente Antonello Sannino:
“Esprimiamo tutta la nostra umana vicinanza al nostro attivista di Pianura il quale è fortemente intenzionato a chiedere giustizia e a denunciare alla forze dell’ordine quanto è accaduto.
“L’intolleranza e l’odio contenuta nelle ultime esternazioni di che alcuni ministri della Repubblica stanno inevitabilmente facendo crescere la violenza e l’insicurezza nel paese, le persone lesbiche, gay, bisessuali, e transessuali ma in generale i giovani sono sempre più esposti alla violenza, in un clima generale di odio costruito da una classe dirigente irresponsabile e miope
“Ancora una volta chiediamo una rapida discussione e approvazione della Legge Regionale contro l’omotransfobia, la quale contiene azioni concrete di intervento, anche sul piano culturale e formativo, che in questo momento a nostro avviso è il livello d’intervento principale”.