Napoli e il cinema, congiunzione che potrebbe essere accentata anche come forma verbale, nell’età dell’auge filmica dove la città è protagonista non soltanto da un punto di vista di immaginario e poetico da location, ma anche produttivo e artistico.
Ecco quindi che si ritorna immancabilmente nella laguna veneziana dove la longeva Mostra Internazionale di Arte Cinematografica arriva alla sua 75° edizione. Tra star del calibro di Ryan Gosling e Lady Gaga anche la città all’ombra del Vesuvio trova la sua dimensione.
Se già lo scorso anno Partenope fu grande protagonista con il musical “Ammore e malavita” dei fratelli Manetti Bros; la fiaba dark “La gatta cenerentola” firmata da Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone nella sezione “Orizzonti”; “L’equilibrio”, storia del prete di frontiera interpretato da Mimmo Borrelli e con regia di Vincenzo Marra, ma anche “il signor Rotpeter” di Antonietta De Lillo, “Il cratere” di Luca Bellino e Silvia Luzi fino al film “Veleno”, anche quest’anno si prende la sua piccola fetta di protagonismo.
La prima notizia è di quelle realmente inconsuete, sarà infatti il sindaco Luigi de Magistris ad attraversare lo storico red carpet in compagnia dell’assessore alla cultura del comune di Napoli, Nino Daniele, invitati dalla Wildside e dalla Fandango per la proiezione in anteprima de “L’amica geniale”. L’accoglienza è stata eccezionale, con ben 10 minuti di applausi. La serie girata interamente e Napoli e tratta dall’opera letteraria di Elena Ferrante, valsa alla città oltre un anno di lavorazione anche per le difficoltà della ricostruzione storica degli anni ’50 ma che senza dubbio porterà beneficio all’immagine cittadina.
La seconda notizia, che ci rende altrettanto fieri, è la presenza di uno dei più straordinari protagonisti cinematografici e teatrali dell’ultimo ventennio napoletano, Toni Servillo, nel ruolo insolito di protagonista di un docu-film, nella sezione “Giornate D’Autore” con “Il teatro a lavoro”, dove si mostreranno le fasi di lavorazione e di creazione del “suo” Elvira, tratto dalle lezione di Louis Jouvet e con la regia di Massimiliano Pacifico.
Grande attenzione sicuramente per “Capri-Revolution” in concorso per l’ambito Leone d’Oro con la regia di Mario Martone (ricordiamo “Il giovane favoloso”) e la collaborazione in sceneggiatura con Ippolita De Majo. Racconta le vicende di quest’incontro tre le culture capresi, radicate e chiuse, e un gruppo di giovani nordeuropei in una comune sull’isola alla viglia dello scoppio della prima guerra mondiale.
Da segnale, inoltre, nella sezione “Sconfini” la nuova opera documentaristica di Francesco Patierno “Camorra” con le musiche, tra l’altro, di Meg e dei 99 Posse, frutto di ore e ore di materiale selezionato dal regista nelle teche Rai. Ne è nata un’opera ritmata dai tempi del cinema e meno da quelli del reportage giornalistico, nel lungo racconto antropologico dagli anni ’60 fino ai ’90.
Infine il cortometraggio “Nessuno è innocente”, diretto da Toni D’Angelo ( “I Falchi”) dove cerca di mostrare il lato benevolo e comune di Napoli e Scampia, con protagonista Salvatore Esposito noto per il ruolo di Genny in Gomorra.
Napoli e il cinema continuano a scrivere un connubio imprescindibile tra esigenza artistica e immaginario unico e, quindi, non resta che continuare a fare il tifo per una città nella sua costanza di laboratorio culturale sempre in fermento.