Campanile di Santa Chiara di nuovo sfregiato: parte il restauro volontario
Set 07, 2018 - Francesco Pipitone
L’estate ha fatto male al campanile del Monastero e del Chiostro di Santa Chiara. Durante i mesi estivi sono apparse infatti delle scritte sul monumento, uno dei simboli della città, ad opera di vandali che marcano i muri come se fossero animali che marcano il territorio.
Domani, 8 settembre 2018 alle 8:30, partirà la pulizia del basamento del campanile lato Spaccanapoli organizzato dai volontari di Sii Turista Della Tua Città. I ragazzi agiranno nella massima legalità sotto la supervisione dell’Alta Sorveglianza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, della Soprintendenza e del Comune di Napoli. L’intervento è stato strutturato e sarà realizzato da Ambra Restauri di Gaetano Corradini, un’azienda nota e che ha lavorato al recupero di diversi ed importanti monumenti in tutta Italia.
Tutto bene, tutto molto bello, ma d’ora in poi chi di dovere dovrebbe vigilare sui monumenti, invece di sperare sempre nell’intervento di qualche volontario.
Per sapere di più sull’attività, abbiamo intervistato il presidente di Sii Turista, Luca De Martino:
Cosa vuoi dire ai napoletani che imbrattano i monumenti e a chi non rispetta la propria città?
Quando li sento parlare, quando li vedo in azione, penso che questi incivili siano in realtà degli infedeli, dei traditori. Mi ricordano ogni singolo giorno che mai accetterò la possibilità che Napoli non possa migliorare e a questa causa dedicherò la mia vita. Vorrei, desidero fortemente che tutti quei napoletani dediti all’inciviltà si convertissero alla civiltà e al bene, perché si perdono la soddisfazione più appagante, quella di essere degni di essere chiamati “napoletani”. Siamo un popolo che con la sua cultura, la sua storia rappresenta tantissimo per l’umanità, eppure molti restano indifferenti al loro destino. Altri popoli difendono la loro identità e la loro Terra con le unghie. Molti ritengono di essere nel giusto anche se scelgono l’indifferenza, senza prendere posizione, senza schierarsi “né col bene, né col male”. È arrivato il momento di schierarsi. Lamentarsi senza fare niente di positivo per la collettività non è un atteggiamento che porterà miglioramento! Il tempo delle lamentele deve finire, urge il tempo della consapevolezza.
Che eventi avete in programma prossimamente?
Come ogni anno negli ultimi tre anni, il 18 settembre usciremo in “processione” per invocare il miracolo di San Gennaro del giorno seguente. Il nostro scopo è risvegliare un’antica tradizione, per riaccendere un fuoco di fede e di speranza che ha caratterizzato il nostro Popolo. In testa alla processione ci sarà la Benedetto’s Band, che renderà un momento di devozione anche un momento di festa e di gioia dove oltre a camminare si ballerà anche. Quest’anno, inoltre, al centro della processione ci sarà un’opera dedicata a San Gennaro creata da Felice Meo, artista ischitano specializzato nella costruzione di opere d’arte in metallo. L’opera verrà portata sulle spalle proprio come nelle processioni “classiche”. Accenderemo, infine, tremila candele per mantenere accesa la più bella storia d’Amore tra un popolo e il suo santo protettore. Che ci crediamo o no, saremo in processione!