Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, con la fine dell’estate ha tratto un bilancio della stagione condividendo il contenuto pubblicamente tramite Facebook. Il suo post ha un incipit davvero forte:
“È finita l’estate ed ancora una volta il bilancio turistico-culturale della nostra città è eccellente. Siamo sempre in vetta in Italia per crescita turistica e l’offerta culturale è all’altezza di una città capitale”.
Una città che rientra da sempre nelle preferenze di cittadini stranieri e che anche in questi mesi estivi ha confermato la sua naturale attrattiva: “Le persone che visitano la nostra Napoli sono sempre più entusiaste della vitalità e dell’energia che la città esprime, dell’ospitalità e dell’umanità del nostro popolo, sono ammirati di una città mondo non globalizzata. Questi risultati che ci siamo conquistati con tanta forza e passione vanno a merito dei napoletani e della città“.
Risultati importanti per una realtà metropolitana da sempre afflitta da troppi pregiudizi e luoghi comuni negativi, che anche se radicati, sono stati con gli anni arginati e velati da quella che è la bellezza naturale e vera della nostra terra. Fatta di tante cose positive e suggestive.
Eppure de Magistris nonostante mostri il suo entusiasmo per i risultati raggiunti, non nasconde la sua vena critica verso “i poteri più alti” che continuano ad ostacolare la manovra “di riscatto” comunale: “Se tutto questo ci riempie di soddisfazioni siamo molto indignati di come veniamo costantemente ostacolati, con vincoli normativi e gabbie finanziarie, nel nostro agire quotidiano nell’amministrazione della città”.
Ostacoli come: “i debiti dello Stato risalenti al terremoto ed all’emergenza rifiuti,- aggiunge- i cento milioni di euro circa per un debito dello Stato che lo stesso Stato ha ammesso essere suo: sei innocente ma devi pagare”. Una situazione drammatica di cui il Comune di Napoli è stanco di subire le conseguenze: “Si sono mangiati soldi pubblici, hanno umiliato la città, l’hanno sommersa di debiti e rifiuti. Ora che la città rinasce e che potrebbe volare ancora più in alto provano a mettere piombo avvelenato sulle ali”.
E quindi, il secondo bilancio lo fa lui, ma questa volta non entusiasmante come il primo: “Quello che ho visto e sto vedendo in pezzi di politica e di istituzioni ha uno scopo preciso: fermare la rinascita della città che turba equilibri di vario tipo ed interrompere il laboratorio Napoli che ha fatto della questione morale, della lotta alle privatizzazioni dei servizi costituzionali, della partecipazione popolare alcuni dei tratti salienti di un modello di città non omologata al sistema“.
Ma nonostante tutto, nonostante gli ostacoli e i problemi de Magistris non molla, e conclude il suo lungo post confermando la linea di lotta e di riscatto: “Noi comunque non molleremo mai e faremo di tutto, senza lasciare nulla di intentato, perché le nostre lotte per i diritti e per la giustizia, nell’interesse del popolo sovrano, possano sconfiggere i giochi di potere che mirano a colpire la vita quotidiana di ogni cittadino della nostra Napoli. Agiremo nel rispetto della legge costituzionalmente interpretata e del popolo che ci ha eletto per governare.”