“Ai Napoletani e agli abitanti sempre più numerosi che invadete gioiosamente la nostra città, comunico che stiamo facendo un lavoro enorme ed assai proficuo che condurrà a risultati molto concreti, entro la fine di quest’anno, di messa in sicurezza del bilancio del Comune e miglioramento dei servizi della nostra città“. Con queste parole si apre l’ultimo post Facebook del sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
Ormai è noto come il primo cittadino partenopeo stia attuando, insieme alla sua amministrazione, una “rivoluzione” legata soprattutto alle tre delibere annunciate tempo fa: una sull’Autonomia di Napoli, una sulla cancellazione del c.d. Debito ingiusto e una sulla nascita di una moneta alternativa. A tal proposito, proprio grazie ad una delibera approvata la settimana scorsa, Napoli è diventata la prima città d’Italia ad introdurre l’utilizzo della tecnologia basata sul “blockchain“, nei processi amministrativi, favorendo l’uso delle criptovalute.
Azioni “concrete“, annuncia il sindaco, messe in campo con “forza e coraggio” per “distruggere le forze del male, della pavidità, della viltà, del pilatesco nonsipuotismo, che cercano di impedire il raggiungimento dell’interesse pubblico e del bene comune nella nostra città“. Ne ha per tutti, come al solito, de Magistris, anche per la Corte dei Conti (pur non citata direttamente) che ha “bloccato” le casse comunali con l’obiettivo di ostacolare e “colpire la città, i suoi cittadini e chi li amministra per volontà popolare“.
Non si arrende, però, il sindaco arancione convinto che le scelte di altri abbiano rafforzato la resistenza prodotta da Palazzo San Giacomo, e per la quale si è pronti ad “arruolare lottatrici e lottatori“, con l’invito a desistere per “chi trova più comodo, soprattutto per difendere il proprio interesse personale, interpretare il diritto in modo conformista e non costituzionalmente orientato“.
Ottimista come sempre, quindi, il sindaco che vede in questo autunno la stagione giusta “che ci porterà fuori dal tunnel verso la luce, in tante situazioni difficili che alcuni dànno per perse e che io considero invece da vincere, non vogliamo accanto esseri umani invertebrati, senza spina dorsale, senza schiena dritta, senza coraggio, senza amore per questa città e per il suo popolo“.
“La sfida di Napoli è troppo bella e grande – continua nel suo post – non vogliamo costringere nessuno a seguirci nelle nostre lotte, ma nemmeno essere incatenati da nessuno. Questa città deve volare per la libertà e la giustizia. Lo so bene che per amore di questa città, sul piano degli interessi privati personali, si può solo perdere, ma si vince nel combattere per rendere la nostra comunità migliore e per vivere tutte e tutti in condizioni più felici“.
Combattere, assumendo un vero e proprio atteggiamento da soldati con “pancia a terra, testa sul collo, passione nel cuore, forza nelle gambe e nelle braccia” per raggiungere “gli obiettivi che ci siamo prefissi” e “rimuovere gli ostacoli“, così come insegna “la Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza“.